Non di sola Guida Michelin vive il mondo delle recensioni gastronomiche. Nemmeno soltanto delle altre guide il cui nome rimbalza tra gli appassionati, e a cui tutti noi abbiamo fatto l’abitudine.
Ne esistono altre, forse meno conosciute al grande pubblico ma non per questo meno valide, che svolgono la stessa attività di recensire locali e ristoranti in modo onesto, trasparente e obiettivo.
E’ il caso di Il Saporario 2017, dell’editore specializzato La Pecora Nera che, come suggerito dal nome –l’unione tra le parole “sapore” e “orario”– suggerisce pause gourmet a Milano, Roma e Torino in sei fasce orarie, vale a dire colazione, aperitivo, pranzo, merenda, cena e dopocena.
Dissapore ha scelto di darvi un “assaggio” dei locali segnalati da Il Saporario, con le 10 migliori pizzerie di Roma.
10. MOMA PIZZERIA ROMANA
Via Calpurnio Fiamma, 40/44 (Cinecittà)
Pizza che riassume un sapiente mix tra la pizza romana, bassa e scrocchiarella, e la classica napoletana, caratterizzata dall’alto cornicione. La pizzeria Moma si è velocemente imposta in uno dei quartieri romani dove l’offerta di pizza di qualità è ampia e diffusa, offrendo non solo una vasta selezione di pizze ma anche antipasti e “specialità del giorno”.
Interessante l’assaggio di cucina pugliese con un’ottima frisella in versione “marina”, cioè con polpo arrostito e crema di ceci, seguita da un’altrettanto convincente pizza “sapori di Andria”, con stracciatella e pomodorini infornati. Per finire con una mousse alle fragole, rivelatasi appena discreta, per quanto vivamente consigliata dal personale di servizio.
Servizio: attento ma a volte leggermente invasivo nel consigliare i piatti, e qualche volta in ritardo nei momenti di maggiore affollamento del locale.
Adatto a: chi vuol gustare una buona pizza in un ambiente gradevole, nel lato Sud di Roma.
Prezzi: pizze dai 4,50 ai 12 euro, antipasti dai 2 agli 8 euro, dolci 4 euro, birra dai 2,50 ai 5,50 euro.
9. FERMENTUM
Via Lemonia, 214 (Cinecittà)
Una conferma, per questa pizzeria che si propone come una delle più interessanti della capitale. Farine pregiate, lunghe lievitazioni, ottime materie prime e cotture sapienti portano come risultato a pizze ottime e leggere, tradizionali e creative.
Da segnalare l’ottima Margherita Doc, con pelati strappati, mozzarella di bufala e basilico fresco, una tra le migliori della città. O anche quella con “testun” –il classico formaggio cuneese prodotto con latte ovino o caprino– di Beppino Occelli nella versione al Barolo, e quella con finocchiona toscana e mozzarella.
Buoni anche gli antipasti, come le squisite polpette di bollito, accompagnate da salsa di pomodoro, peperoni e maionese.
Non allo stesso livello il tiramisù, proposto in una versione eccessivamente pesante. Discreta la scelta delle birre.
Servizio: amichevole e cortese, esauriente nel descrivere le portate, che diventa però leggermente lento a locale affollato.
Adatto a: chi vuole gustare una pizza leggera e digeribile, in un mix di tradizione e modernità
Prezzi: 22 euro per antipasto, pizza e birra media.
8. LA PRATOLINA
Via degli Scipioni, 248/250 (Prati)
La “pinsa” è l’antica focaccia romana ad alta idratazione composta da un mix di farine di cereali, oggi riscoperta e rivista da parte di alcuni panificatori romani. E la “pinsa” de La Pratolina non ha rivali, nella capitale.
Ottime farine, impasti e tempi di lievitazione perfetti, cottura accurata e materie prime di qualità regalano alle “pinse” de La Pratolina una incredibile fragranza e leggerezza. Non a caso, infatti, occorre prenotare con giorni di anticipo e mettere in conto di sentirsi spesso offrire un tavolo al terzo turno di cucina, dopo cioè le 22.30.
Questo, perché le “pinse” sono perfette per fragranza e sapore, come la classica margherita, o quella con alici, olive nere e ‘nduja, o anche la Deliziosa, con salsiccia e finocchietto selvatico.
Degni di nota anche i fritti, come quello di fiori di zucca, con l’unica pecca di presentare una pastella leggermente spessa, e buoni anche i supplì e il misto, con crocchette farcite di ‘nduja. Per finire, un abbondante e anche leggero tiramisù.
Servizio: cortese, efficiente e abile nel gestire l’ingente flusso di clienti.
Adatto a: gli amanti della “pinsa” romana di qualità.
Prezzi: 24 euro per antipasto, pizza e birra
7. 72 ORE
Via Marco Fulvio Nobiliore 88/96 (Don Bosco)
72 è il numero delle ore in cui l’impasto è fatto lievitare per dar luogo ad un’ottima pizza leggera e digeribile. Una pizza di ispirazione partenopea, con cornicione alto e centro sottile, alternata a proposte innovative quali i “cestini” e le “mazze del diavolo”, preparazioni dove la pizza è arrotolata e il condimento si trova all’interno.
Il menù è diviso in sottosezioni per renderne più agevole la consultazione, l’offerta comprende pizze classiche bianche o rosse, piccanti, senza latticini, focacce , calzoni e cestini.
Buono anche il misto di fritti, con i singoli ingredienti perfettamente asciutti e fragranti, tra cui spicca l’ottima crocchetta alpina con patate, speck e provola, le olive ascolane e gli gnocchetti di pasta di pizza fritti, mentre meno convincenti sono stati i supplì di riso.
Abbondante il tiramisù finale, e anche se leggermente pesante. Interessante la varietà di birre artigianali in bottiglia.
Servizio: amichevole, spigliato, pronto alla battuta e che non si lascia intimidire nemmeno nei momenti di massimo afflusso.
Adatto a: chi vuole gustare un’ottima pizza e ottimi fritti nella zona Don Bosco.
Prezzi: € 16 per antipasto, pizza e birra media
6. TONDA
Via Valle Corteno, 31 (Batteria Nomentana)
Stefano Callegari conferma la sua abilità di pizzaiolo con questo locale che si pone come la degna continuazione di Sforno, la pizzeria romana che tra le primi ha proposto pizze in versioni nuove e originali. Le pizze vengono cotte nel grande forno a legna al centro della sala, si presentano leggere e digeribili e condite con ingredienti pregiati e di prima qualità, con abbinamenti fantasiosi e particolari.
Da segnalare gli ormai famosi “trapizzini”, frutto di una singolare rivisitazione della cucina tradizionale romana, e rappresentati da triangoli di pizza bianca ripieni dei più svariati ingredienti, quali la lingua in salsa verde.
Ottime le pizze, che presentano il classico cornicione con relativa bruciatura, frutto di una ben precisa scelta gastronomica. Gradevolissima la classica margherita con bufala e anche l’innovativa “pizza tortellino” con brodo condensato, parmigiano, mortadella e prosciutto crudo.
Anche le altre portate, al di fuori delle pizze, si rivelano all’altezza, come lo squisito baccalà impanato con zuppetta di ceci, mentre i dolci si collocano ad un livello meno interessante.
Onesta la carta dei vini, con numerose etichette di nicchia.
Servizio: professionale, efficiente e gentile.
Adatto a: chi vuoi gustare una ottima pizza tra le migliori della capitale.
Prezzi: pizze dai 7n ai 18 euro, altri piatti dai 9 ai 21 euro, dolci 8 euro, calice di vino dai 6 ai 12 euro, birra 6 euro.
5. MAGNIFICA
Via Ugo De Carolis 72/D (Balduina)
Si conferma una delle migliori pizzerie della capitale. Pizze ottime, leggermente più alte delle classiche romane ma non tanto quanto le napoletane. Notevoli anche i fritti e gli antipasti, tutti preparati utilizzando ingredienti di qualità. Da segnalare il tempura vegetale con accompagnato di maionese all’arancia, ma anche la varietà di supplì: il supplì del “passato”, con fegatini di pollo, del “presente”, con il ragù, e del “futuro”, vale a dire rovesciato, con la mozzarella fuori e il riso all’interno, tutti perfettamente eseguiti e con cottura perfetta.
Tra le pizze, degna di encomio la pizza napoletana con filetti di acciuga e mozzarella di bufala, così come la più moderna “pugliese”, con burrata fresca di Putignano, pomodorini e olive taggiasche.
Piacevole il tiramisù con caffè decaffeinato e biscotti Gentilini, così come il dolce chiamato “olio, sale e gianduiotto” consistente in una mousse al gianduja.
Servizio: quasi totalmente al femminile, gentile efficiente.
Adatto a: tutti gli amanti della pizza di ottimo livello.
Prezzi: 25 euro per antipasto, pizza e birra
4. EMMA
Via Monte della Farina, 29 (Campo de’ fiori)
Classica pizza romana per questa pizzeria dove oltre alla portata principale si possono gustare numerose specialità. Notevole anche la carta dei vini e, in misura minore, quella delle birre, comunque di buon livello.
Materie prime di livello per la pizza, come ad esempio nella margherita con pomodorini del piennolo e mozzarella di bufala, mentre meno convincente si è rivelata la quattro stagioni.
Tra le altre specialità la crema tiepida con datterino invernale, burrata, olio e cialda croccante di parmigiano è squisita. Equilibrato anche il tiramisù, con crema al mascarpone liquida compensata dai biscotti croccanti e dalla granella di pistacchi, insieme al pan di Spagna imbevuto con un eccellente espresso proveniente da uno dei migliori torrefattori italiani.
Lo stesso caffè servito a fine pasto, aromatico come pochi altri.
Servizio: gentile e preparato anche se la pizza viene servita su piatti troppo piccoli rendendo complicato anche il semplice taglio.
Adatto a: per chi intende la pizza come comprimaria di ingredienti raffinati.
Prezzi: pizze dai 7 ai 18 euro, altri piatti dai 9 ai 21 euro, dolci 8 euro, calice di vino dai 6 ai 12 euro, birra 6 euro.
3. LA GATTA MANGIONA
Via Federico Ozanam, 30/32 (Monteverde)
Giancarlo Casa è stato uno dei primi, a Roma, a proporre la pizza “gourmet” e ancora oggi continua a proporre pizze dall’ottimo impasto, ben lievitate, con ingredienti di prima qualità e abbinamenti originali e ben assortiti, legati alla stagionalità.
Come ad esempio nella pizza con Asiago asparagi e speck d’anatra, oppure quella con primo sale, fave e ciauscolo, il salame tipico di Marche e Umbria, invitanti e saporite. Ben eseguita la classica margherita con fiordilatte e pomodoro.
Anche gli altri piatti proposti, tipici della tradizione italiana, sono degni di nota, come ad esempio gli antipasti tra cui il tortino di broccoli, salsiccia e caciocavallo, oppure i filetti di baccalà con hummus di ceci.
Per finire, buono il semifreddo agli amaretti servito , e degna di nota anche la carta dei vini e delle birre.
Servizio: abbastanza cordiale, anche se nei periodi di maggiore afflusso può risultare un po’ lento.
Adatto a: gli amanti della pizza gourmet da gustare nel locale che è stato il pioniere di questo nuovo modo di intendere la pizza.
Prezzi: 24 euro per antipasto, pizza e birra
2. IN FUCINA
Via G. Lunati 25, (Portuense)
Poche le proposte al di fuori della pizza per un locale che si auto-definisce come “il ristorante che ama la pizza”, a iniziare dagli antipasti –introdotti soltanto quest’anno– tra cui spiccano gli squisiti gamberi in tempura dal gusto agrodolce e la frittatina di erbe di campo.
In questo locale, l’impasto delle pizze, per quanto eccellente nella lavorazione, diventa soprattutto base per guarniture creative con materie prime di elevatissima qualità, scelte tra il meglio dell’enogastronomia italiana. Come ad esempio per la squisita pizza con gamberi, burrata, funghi crudi olio e limone, perfetta nei sapori e nella consistenza. Un piatto a sé stante che va oltre il concetto di semplice pizza (come anche il prezzo, fissato a 30 euro).
Notevole anche la pizza con cicorietta di campo, passatina di ceci, peperoncino acciughe di Cetara e caciotta, improntata sui sapori forti.
Impeccabili i profiteroles, così come l’ottimo caffè. Di rilievo anche la carta delle bevande, che propone una buona scelta di birre artigianali e vini di livello, con interessanti etichette anche straniere.
Servizio: cortese e professionale; le pizze vengono servite una alla volta e già porzionate, così da permettere a tutti i commensali di assaggiare ogni singola portata, in linea con la filosofia del locale che propone un percorso di degustazione di tutti i piatti.
Adatto a: chi cerca una pizza gourmet diversa dai gusti classici
Prezzi: pizze dai 12 ai 32 euro, dolci dai 6 agli 8 euro, birre alla spina dai 6 ai 7 euro.
1. SFORNO
Via Statilio Ottato, 110/116 (Cinecittà)
Il successo non accenna a diminuire, Sforno continua a richiamare innumerevoli clienti pur trovandosi lontano dal movimentato centro di Roma.
Farine pregiate, impasti e lievitazioni accurati e ingredienti pregiati sono il segreto del successo di questa pizza che si avvale, per l’approvvigionamento delle materie prime, di collaborazioni di livello, come ad esempio la vicina e prestigiosa “Bottega Liberati”, che fornisce carni e salumi.
I piatti fuori carta cambiano in base alla stagionalità e sono illustrati dal personale in modo professionale ed esaustivo. Ottimi i supplì, sia nella variante cacio e pepe e sia alla gricia, e ottime anche le bruschette, tra cui svetta quella al pomodoro e ciauscolo.
Sempre piacevoli le pizze, per quanto a volte appena crude –forse a causa del forno– tra cui ricordiamo la margherita con bufala e quella con patate e pancetta. Gradevole anche il calzone che rende omaggio ai classici delle tradizione romana, con con tre tasche per altrettanti condimenti tipici: carbonara, amatriciana e gricia.
Ad un livello solo leggermente inferiore i dolci, che prevedono una crema pasticciera con cioccolato su zuppa inglese e tiramisù.
Servizio : efficiente veloce anche nei momenti di massimo affollamento.
Adatto a: tutti coloro che amano la buona pizza preparata con materie prime di eccellenza, sia nelle versioni più semplici sia in quelle più moderne
Prezzi: 23 euro per antipasto, pizza e birra media.
[Crediti | Link: Pecora Nera]