In una afosa serata di fine giugno visito la nuova Pizzeria Giovanni Santarpia, aperta appena fuori Firenze, su via Senese. Sono molto curioso perché apprezzo il lavoro di Santarpia, il cui vecchio locale in Piazza Annigoni, che si chiamava proprio come lui, fu tra i primi a proporre delle pizze con una ricerca gourmand per gli ingredienti del topping in città – e con ottimi risultati.
C’è da dire che poi qualcosa andò storto, non tanto perché la qualità della pizza fosse particolarmente peggiorata (presto tornerò a vedere com’è la situazione ora) ma perché colui che dava il nome al locale non ne faceva più parte… Ma perché raccontare questa storia quando possiamo cantarla? È proprio l’occasione per sfoderare un bel corrido, che potrete suonare su queste note e anzi, se fossi il nostro SMM vi direi di farlo e di mandarci le vostre interpretazioni su Facebook (unica avvertenza: prima della quartina finale c’è una strofa in più).
Lui si chiama Santarpia
viene da Castellamare
fa le pizze a Firenze
ma s’è dovuto fermare
perché gl’han levato il nome
e ha dovuto rilanciare
Le faceva anche gourmand
e di prima qualità
una pizza poderosa
famosissima in città
ma la proprietà gelosa
lo cacciò senza pietà
Si ribattezzaron’ Duje*
i suoi vecchi proprietari
che per anni Santarpia
si facevan’ chiamare
benché il vero Santarpia
se ne fosse ormai andato
Ma mai domo il pizzaiol
ha trovato un accordo
e così il suo bel cognome
non è più solo un ricordo
e da Piazza Annigoni
l’ha portato in via Senese
Ora questa è casa sua
e si chiama – per Diana –
di Giovanni Santarpia
Pizzeria Napoletana
Dato che per fortuna la questione si è poi risolta – oggi la pizzeria di Piazza Annigoni si chiama Duje e Santarpia ha potuto aprirne una nuova sempre col suo nome – ci permettiamo di scherzarci su mentre mi avvicino con interesse alla nuova pizzeria, anche perché credo che Giovanni Santarpia abbia leggermente cambiato il taglio, dato che in questa incarnazione il suo nome è seguito da una dicitura che non lascia spazio a fraintendimenti: Pizzeria napoletana.
Il locale e il menu
Il nuovo locale è spazioso e arredato con un gusto pop non troppo invadente, l’highlight è una bella terrazza in cui trovo posto – salvifica con questo clima africano. Avendo riaperto dopo la peste il menu è consultabile sullo smartphone grazie al codice Qr. Si comincia con alcuni classici antipasti della tradizione napoletana (o siciliana), declinati in un paio di casi in versione locale (come gli Arancini alla fiorentina, ripieni di trippa), o le Fritte al lampredotto (pizze fritte, ripiene immaginate di cosa). I prezzi vanno dai 3 euro della mozzarella in carrozza, ai 15 del tegame di mare.
Dopo una cortissima selezioni di primi (dai 10 ai 12 euro, con una preponderanza di proposte marine, anche con pescato del giorno), si passa alle pizze. Appena 13 proposte, compresi calzone e panuozzo, e tutte tradizionalissime ma realizzate con una particolare cura nella scelta degli ingredienti, come esempio potremmo prendere la Margherita gialla, con pomodorini gialli del Pinneolo, provola affumicata del Casolare, ricotta salata di pecora e olio EVO. I prezzi delle pizze vanno dagli 8,50 euro della Margherita ai 13,00 della Burrata e Nduja. I dolci sono a 6 euro, mentre le birre viaggiano su due binari, delle spine industriali e una brevissima scelta di etichette artigianali, appena quattro in carta, proposta che meriterebbe di essere un po’ ampliata e diversificata. Più ampia la selezione di vini, che però mostrano ricarichi forse un filo troppo alti.
Le pizze di Santarpia
Come antipasto assaggio una mozzarella in carrozza, presentata in veste lievemente splatter sopra una detonazione di salsa al pomodoro. La mozzarella però è asciutta, calda al punto giusto, fragrante e filante, insomma realizzata a regola d’arte. La pizza Parmigianella (con pomodori ciliegini, cubetti di melanzane fritte, fior di latte del Casolare e parmigiano) mette subito in chiaro che quanto dichiarato sin dal nome del locale qui viene eseguito alla lettera: nel nuovo Santarpia si mangiano pizze napoletane docg.
Ora, essendo arrivato a scrivere un corrido per questa pizzeria trovo perfino superfluo stare a dire cosa ne penso: la pizza è perfetta, il cornicione alto e le bruciature a chiazza di leopardo mostrano già agli occhi una cottura semplicemente perfetta, il pomodoro della salsa è squisito ed equilibrato, né troppo acido né troppo dolce, la melanzana partecipa alla festa con la sua invasiva ma deliziosa presenza, arrotondata con misura dall’umami spolverato insieme al parmigiano. E la situazione non peggiora con l’altra pizza che assaggio, un grande classico estivo: la fiori e acciughe (con fiori di zucca, filetti di acciughe del Cantabrico e fior di latte del Casolare). Cottura impeccabile e realizzazione di un vecchio classico perfetto come un cerchio di Giotto.
In conclusione
Facendo caldissimo – e avendo già mangiato più che a sufficienza – per stavolta non assaggio nessun dolce, tanto nel giro di qualche mese li proverò certamente tutti. Il servizio è stato rapido e impeccabile. Il conto è di 34,50 euro, siamo in due e oltre a quanto detto abbiamo preso una birra e un’acqua minerale. La faccio breve: per me questa è la migliore pizzeria di Firenze.
Informazioni
Giovanni Santarpia – Pizzeria Napoletana
Numero di telefono: 055 933 8245
Indirizzo: Via Senese, 155r
Orari di apertura: da Martedì a Domenica, dalle 19:30 a 23:00
Sito Web: giovannisantarpia.com
Tipo di pizza: napoletana
Servizio: puntuale
Ambiente: delicatamente pop