Oggi come ieri, Roma è una città che offre pizzerie di ogni tipo. La presenza di una tradizione consolidata in tempi tutto sommato recenti, quella della pala, della teglia e della tonda, ha consentito l’ingresso per quanto lento di un mix di generi. Come nel caso di ottime insegne di pizza napoletana, nonché ibridazioni tra vari stili, che si pongono a metà tra la romana e la napoletana, senza essere né l’uno né l’altro. Spazio anche alla pizza da degustazione (talvolta chiamata “pizza gourmet”, qualsiasi cosa voglia dire), a interpretazioni contemporanee che filiano direttamente dalla pizza napoletana verace, dalle quali oggi sono ben diverse. E poi tanto altro.
Qualche nota dolente: sul tema delle farine utilizzate, oltre a un certo piattume, che avvicina pericolosamente un indirizzo all’altro, c’è anche il discorso dell’invisibilità. Che farine usate? È una domanda alla quale è quasi impossibile dare risposta mentre si nota che su altri ingredienti, pomodoro, mozzarella, olio ad esempio, c’è maggiore trasparenza nell’indicare i fornitori, come se le farine fossero lì a reggere i condimenti, nulla di più. Mentre sulle birre, tema particolarmente caro a Dissapore, lo spazio dedicato ai brand artigianali sta aumentando, così come la pericolosa confusione tra industria e artigianato, che alla fine lede a tutti, in primis il cliente.
Questo, in breve, ciò che ci sentiamo di osservare a margine della nostra guida (è il caso di dirlo) alla tonda di Roma: una selezione non enciclopedica dacché il periodo lo consente meno che mai, frutto di visite autonome e paganti (iniziate con il lavoro del collega Giovanni Puglisi che io ho ripreso in mano) settimana dopo settimana, degli indirizzi storici, di quelli più recenti e di altri che sono per molti una sicurezza, ma non necessariamente per noi. In cui teniamo conto di diversi fattori, pizza in primis, ma non solo.
Altri indirizzi interessanti: tra quelli che abbiamo visitato, meritano ancora una menzione anche Bordo al Pigneto, La Vera (pizza napoletana a Roma), Baccio e i Gradini, recente apertura di cui speriamo di cogliere i risvolti positivi in futuro.
Ma oggi come oggi, ci sentiamo di dirlo, quelle che seguono sono le migliori pizzerie di Roma: aguzzate la vista sulla mappa e fatene ciò che volete.