Se Voldemort piazzasse un Horcrux su Via dei Tribunali Gino Sorbillo gli dedicherebbe una pizza. Già ce la immaginiamo, soverchiata di aglio nero, tra gli applausi dei follower. Perché le pizze personalizzate dall’Artista della Pizza Napoletana sono, nomen omen, opere d’arte: non è rilevante a chi siano dedicate o quale sia il soggetto. Al centro c’è sempre l’artista.
Per chi cadesse dal pero, parliamo della capacità di Gino Sorbillo di abbracciare ogni moda, trend, predatore dei mari, matricola in ascesa o meteora di ritorno, soggetto o soggettone, riservando a se stesso il loro momento di notorietà attraverso il disco più pop del pianeta: la pizza.
Dai Coldplay a Bottura, da Fiorella Mannoia a Nek, da Ozpetek alla Cucinotta, da Britney Spears a Bebe Vio, abbiamo raccolto le 10 pizze firmate da Sorbillo più furbe di sempre. Almeno fino ad ora.
1. Pizza (ciao) Silvio
Accaparrarsi un briciolo di notorietà del deceduto è uno sport diffusissimo tra i vip: a salma calda si posta una foto di se stessi in compagnia dell’estinto. Se poi il trapassato fu l’uomo più famoso d’Italia e gli si è pure dedicata una PIZZA SILVIO con tanto di ultima compagna al fianco, il post che ne seguirà, pena il prurito delle mani, farà jackpot.
Ciliegia. Ciliegia. Ciliegia.
Ciao Silvio, ti si è voluto bene. A te ma anche un po’ a quelli del centro sinistra e nondimeno a tutti gli altri, Movimento 5 Stelle compreso.
2.Pizza Beppe Grillo
Perché il rapporto tra Sorbillo e i Pentastellati è da sempre molto forte, sarà che questi ultimi il consenso hanno saputo costruirlo per bene. Impossibile dimenticare la “Pizza sì”, con la quale Sorbillo appoggiò (sì? no? boh, è importante?) le istanze del Movimento a favore del rinnovo delle concessioni petrolifere nei tratti di mare italiani. Era il 2016, poco prima del referendum “sulle trivelle”. Ma soprattutto, era ancora tempo di M5S in grande ascesa.
Non a caso, quattro anni dopo Sorbillo avrebbe ospitato il Ministro degli Esteri Luigi di Maio e l’ambasciatore francese Christian Masset per una delicatissima operazione diplomatica à l’italienne: un tentantivo di riappacificazione dopo la brutta scena andata in onda sull’emittente dei cugini d’Oltralpe, Canal+, che sfotteva noialtri incolpandoci, in qualche maniera, della pandemia in corso.
Avremo veramente fatto pace con i francesi grazie al pizzaiolo? Difficile sancirlo. Una cosa è certa: se volete conoscere l’andamento politico smettete di seguire i sondaggi del lunedì di Mentana, meglio buttare un occhio a chi ottiene una pizza dedicata da Sorbillo.
3.Pizza grillo (l’insetto)
Farina di grillo ovvero il male assoluto che ci strappa di dosso l’italianità di cui dobbiamo andare fieri, un mostro futuristico e lontano dalle tradizioni vere: ecco il messaggio di Gino Sorbillo. Lui, nel pieno dell’argomentazione in cui scienza e media hanno cercato di spiegare il perché e il percome di questo ingrediente che potrebbe essere molto utile in futuro, dice no-e-basta. Punto fermo. Anzi, tagghiamo nella petizione anche Angela Frenda di Cook Corriere, Luciano Pignataro, Vanni Fondi e La Repubblica, solo per il bene e la salvaguardia dell’italianità e non certo per cavalcare l’opinione che sta andando per la maggiore, almeno tra i populisti. Malfidenti.
4. Pizza col Granchio blu (ovviamente)
Ci stavamo preoccupando perché il Granchio blu è in giro da un po’ e Gino stava zitto zitto… è stato un sollievo vedere la sua bella faccia davanti a una cassa di Granchio blu, con una bella pizza pronta per esserne farcita. La “lotta” precedente era per l’italianità contro la farina di grillo, ora la “lotta” è per mangiarlo una pizza alla volta “per combattere l’invasione”. Glielo diciamo che questo crostaceo ha un DNA americano?
Scherzi a parte, siamo stati tra i primi a parlare di come mangiare il Granchio blu sia una soluzione alternativa al debellamento, tra articoli che riportando il menu degli stellati, prove d’assaggio gourmet e prove d’assaggio casalinghe. Il punto quindi è un altro: la pizza nel reel di Gino Sorbillo è una tantum per avere like o sarà inserita nel menu finché l’emergenza sarà concreta? Inoltre, sarà vero quanto sostiene Igles Corelli, ovvero che la pizza col granchio blu non sia nemmeno farina del suo sacco?
5. Pizza Boicottiamo il pomodoro padano
L’azienda Pomì una decina di anni fa fu al centro di uno scivolone piuttosto maldestro. In sostanza, in quel periodo il Sud Italia fu attanagliato da roghi e rifiuti tossici legati anche alla camorra, cosa che danneggiò anche il settore agroalimentare. Pomì approfittò dell’iniziativa portando acqua al proprio mulino, e attivando una campagna pubblicitaria parlando di come, invece, il pomodoro padano fosse sicuro. Insomma si parlò di discriminazione e di marketing poco corretto, e l’azienda si difese: “molti consumatori nelle scorse settimane ci hanno esortato a dichiarare l’origine del nostro pomodoro, non volevamo offendere nessuno solo garantire trasparenza“. Un altro che approfittò della questione fu, ovviamente, Gino Sorbillo con un contenuto che non deve essere spiegato.
6. Pizza No War
E non si sbaglia mai.
6. Pizza Pompei
Ecco una delle pizze di Gino Sorbillo che più ci ha divertiti. La sua Pizza Pompei nasce dalla scoperta di un nuovo affresco che ritrae un alimento oggettivamente simile a una pizza nostrana. Gino Sorbillo, quella notte, non chiuse occhio per l’emozione e creò subitissimamente una pizza ispirata a quella dipinta duemila anni fa, con un bel ritorno di immagine personale e dello spirito napoletano. Peccato che, per noi e non solo, la pizza pompeiana assomigli maggiormente a quella del veneto-milanese Cracco.
7. Pizza Ciao Povery (for Briatore with love)
Uh, che tema scottante quello che coinvolse poco tempo fa la pizza come divisore sociale e di ceto. Una cosa che prese immediatamente la forma di “poveri contro fighetti” come nel caso di Benedetta Rossi sociale contro i gastrofighetti di destra. Flavio Briatore si espose dicendo che una pizza dal prezzo troppo economico sia sospetta, perché gli ingredienti di qualità hanno un prezzo così come l’attività (tra tasse e permessi). All’opposizione, un Gino Sorbillo agguerrito che difende la (propria) pizza economica. E così, la lotta tra Flavio Briatore e Gino Sorbillo fu come uno schieramento tra capitalismo e populismo.
8. Pizza Porta, Pizza A Porta
Lotta che si perpetrò per settimane, con tanto di comparsata a Porta a Porta: vuoi non portare anche in studio la solita pizza marinata con la scritta di mozzarellona cruda?
9. Pizza Ibra
Una coccola anche a Zlatan Ibrahimovic, per dar supporto al mondo dello sport e dire addio a uno dei giocatori più forti. E ci vuole del coraggio, bisogna ammetterlo, non solo a presentare una pizza così (piena di quello che, apparentemente e saremmo felici di sbagliare, sembra colorante blu a richiamo della bandiera svedese) ma anche a inserire # importanti come “guida Michelin”.
10. Pizza Jova Beach Party
Il Jova Beach Party fa sempre parlare di sé nel bene e nel male, e nel 2022 ci sono state polemiche sull’iniziativa promossa da Jovanotti (tra un caffè al burro e l’altro). Polemiche molto precise da parte degli ambientalisti, che accusavano il cantante di promuovere un evento tutt’altro che ecologico, con spiagge troppo gremite e una lunga scia di rifiuti abbandonati. Però oh, è Jovanotti, vuoi comunque non leccargli un po’ l’ombelico del mondo – taggando anche Gianni Morandi (??)