Il giorno in cui avessi scoperto nome e indirizzo della pizzeria brasiliana che farciva con guarnizioni surreali le sue pizze (tipo cioccolato e Smarties, creme caramel al centro e pomodori secchi più olive intorno, oppure un intero pollo arrosto), mi ero ripromessa di andarci.
Fosse stata anche nella più remota località della foresta Amazzonica.
Succede questo: a fine novembre 2015, spalmata sulla timeline di tutti i miei amici, intercetto foto di pizze incredibili che diventano virali come selfie nudi di Kim Kardashian. E come per le fotografie discinte, quelle con coscia tesa e broncio a cuore, nei commenti alle immagini delle pizze brasiliane si sprecano le variazioni di Bella che sei.
Logico chiedersi chi si nasconda dietro quel geniale colpo di marketing del carboidrato. Curiosità impossibile da appagare perché sulle prime la campagna pro pizze brasiliane sembra spontanea. Non c’entra la proprietà della pizzeria che infatti resta sconosciuta.
Ora però Munchies, la costola con cui Vice vuole avvicinare la generazione Y al cibo, ha risolto l’arcano.
Il pizzaiolo è Roberto Dos Santos e la pizzeria, situata a Guarujá, cittadina costiera dello stato di São Paulo, si chiama Pizzaria Bate Papo (chiacchiere in portoghese).
In effetti Dos Santos sapeva che una pizza guarnita in modo più stravagante del solito (benché in Brasile per solito s’intendano patatine fritte, filetti alla stroganoff, crostacei e sushi), diventa virale facilmente, così come un selfie nudo se paragonato a una fotografia in tailleur.
Tutto inizia cinque anni fa. Il senso del pizzaiolo brasiliano per il famolo strano lo porta a impastare pizze gigantesche (16 fette per pizza, oltre 50 centimetri di diametro) allo scopo di combinare i condimenti tradizionali con qualcosa di dolce. E’ la sua risposta alla domanda: come posso dare ai clienti portata principale e dolce nello stesso piatto?
Così a mozzarella e pomodoro, prosciutto e funghi aggiunge dulce de leite (dessert a base di latte molto diffuso in America Latina), brigadeiro (detto anche tartufo brasiliano, dolce a base di latte condensato e cioccolato), cocco spezzettato e caramelle M & M.
Ma la svolta è arrivata quando Dos Santos piazza sulla sua pizza un pollo arrosto intero, scatta una foto e la condivide nella pagina Facebook della pizzeria.
L’immagine diventa virale, il pizzaiolo risponde ai commenti, poi ne condivide di nuove. Inizia la processione dei curiosi nella pizzeria di Guarujà, la televisione scopre Dos Santos e lo invita a parlare delle sue pizze facendone una piccola celebrità.
Una volta in ballo il pizzaiolo decide di ballare. Le guarnizioni diventano sempre più incredibili, al centro delle pizze si alternano confezioni di birra da sei lattine, aragoste, caschi di banane, perfino un intero cocomero.
Ma i record di visualizzazioni sanciti dai follower del locale provenienti da 43 paesi diversi, appartengono a un paio di video che mostrano rispettivamente una pizza gigantesca (diametro 90 cm.) composta da 44 fette e con 13 diversi condimenti, e una tavola da surf che naviga placida tra le onde del mare con adagiata sopra la solita pizza (proprio solita non dev’essere, se è vero che il video è stato visto 50mila volte).
Nel frattempo, da quando la famosa foto della pizza guarnita con un pollo arrosto intero è diventata virale, il fatturato della pizzeria è aumentato del 40 per cento. Dos Santos accanto al forno è ormai un’icona con cui farsi il selfie, e se non può perché impegnato a impastare c’è sempre il suo cartonato a grandezza naturale.
Il prossimo progetto è una uber pizza di oltre 50 fette. “Dal punto di vista logistico è un problema“, ha detto Dos Santos a Munchies, “perché sono costretto ad adattare il forno. Ma ormai, pensare sempre alla prossima mossa è diventato normale per me“.
[Crediti | Link e immagini: Munchies]