Fuzion food è una pizzeria e sushi restaurant nel centro di Torino che si propone di avvicinare due mondi lontani: la pizza e il cibo mediterraneo da un lato, la cucina asiatica, in particolare del sud-est, dall’altro.
Il locale apre nel 2014 per iniziativa di Domenico Volgare, pugliese, pizzaiolo per formazione e studioso della cucina orientale per passione. La sua idea di fusion si muove nei due sensi, da occidente a oriente e viceversa: le pizze vengono contaminate con ingredienti asiatici, il sushi ibridato con materie prime nostrane. Nel 2017 Volgare ha poi aperto Zio Dome, progetto satellite più concentrato su asporto e delivery.
Ambiente e servizio
Fuzion food sorge in pieno centro a Torino, non lontano da via Roma e dalla stazione di Porta Nuova: tuttavia è zona più di bar per uffici che di locali cool e/o per turisti. Il locale è piccolo, tra i 30 e i 40 coperti dehors compreso. Arredamento colorato e insolito. Servizio gentile e rapido.
Il menu di Fuzion Food
Il menu è lungo e articolato, ma coerentemente incentrato su questo doppio binario. Gli antipasti sono 5, e riprendono dei tradizionali piatti tipici da nord a sud (pettole, farinata, tiella, crepes) con condimenti e salse orientali o fusion (teriyaki alla piemontese); o al contrario (ravioli giapponesi con ripieno italiano).
Le pizze sono preannunciate dal consueto show off: uso di lievito madre, sale di Trapani, acqua più leggera d’Europa (!), farina tipo 2, pomodoro biologico, ma soprattutto 100 ore medie di lievitazione (!!!). Un po’ come se fossimo nel 2016, quando ancora si faceva a gara a chi faceva la fermentazione più lunga.
Vengono suddivise in classiche (16, davvero classiche, tranne un paio inedite come la Roccaverano) e Fuzion (11, tutte molto interessanti sulla carta). Per tutte, viene data l’opzione tra teglia rettangolare e tonda al mattone. I prezzi sono generalmente un filo sopra la media: Marinara 6,90, Margherita 7,90, fino ai 14,90 delle gourmet. Seguono, ancora, 7 pizze fritte: in realtà alcune sono strisce di pasta fritta da accompagnare con salse, altre vere e proprie montanare prima fritte e poi asciugate in forno. E per chiudere 2 patate e 4 insalate. La parte sushi – che qui interessa meno – è caratterizzata come si diceva da pezzi farciti con ingredienti mediterranei. In generale un menu molto lungo, forse troppo, ma omogeneo e che non smette di incuriosire.
Parte drink tra il molto ovvio e il molto strano: dalla Nastro Azzurro alla birra artigianale locale passando per la lager thailandese.
Gli antipasti di Fuzion Food
Le pettole, o pittule, sono la versione pugliese delle palline di pasta cresciuta fritte. L’impasto con alghe è tipico anche nostro, ma qui sono proposte con alga nori, e soprattutto condite con una riduzione di salsa di soia dolce: un abbinamento a cui non avrei dato due lire. E invece, meraviglia, nella loro semplicità sono deliziose, perfette, sembrano due ingredienti nati apposta per stare insieme.
Sempre buoni ma meno sorprendenti i ravioli: alla fine, al di là della forma tipicamente orientale, sono una sfoglia sottile ripiena di ricotta e salumi
Le pizze di Fuzion Food
Proviamo sia la tonda che la teglia. Bisogna dire che il lato un po’ deludente delle pizze di Fuzion Food è proprio l’impasto. Nella teglia rettangolare si vede che il panetto è un po’ stressato ai bordi per adattarsi alla forma; recupera però grazie al fatto che è un po’ più spesso e regge bene i condimenti. Nella tonda le 100 ore (più di 4 giorni!) di lievitazione si vedono tutte: l’impasto è super scarico, soprattutto alla base dove si presenta bianco e morbido.
Passando ai topping, un altro aspetto su cui si potrebbe lavorare è quello estetico, perché alla vista le pizze sono piuttosto confuse. Ma anche basta con le critiche, perché poi gli aspetti positivi riescono a pareggiare le perplessità, e anzi a superarle di gran lunga. Nella Calabrese Thai la fusione va ben oltre il gioco sulla predilezione di queste due cucine così lontane per il piccante: ‘nduja e salsa Sriracha, ma poi anche maiale e cipolla fritta thailandese. Una stratificazione di gusti talmente ben riuscita che non sembra neanche una sperimentazione, ma un piatto esistente e ben consolidato.
Altrettanto si può dire per la Cacio e pepe orientale, al di là del curioso contrasto tra la spartana essenzialità del condimento originale e l’allegro affastellarsi di ingredienti su questa pizza, tra sugo mozzarella verdure pancetta, oltre alla salsa al pepe che dà carattere ma non domina.
Chiudiamo con un’altra creazione fusion dello chef, un fermentato a base di erbe presenti nel pho, la tipica zuppa vietnamita.
Conto e digestione
Paghiamo 28 euro a testa (NB: lo scontrino dice 66 ma per un errore materiale, erano 56), che è ben sopra la media delle pizzerie torinesi. La digestione fila liscia.
Opinione
Incrocio tra cucina mediterranea e suggestioni asiatiche, Fuzion Food è una pizzeria diversa da tutte le altre, in un panorama dominato dalle napoletane e soprattutto dalle napoletane wannabe, o da locali con aspirazioni gourmet ma che spesso non riescono a distaccarsi dal cliché della focaccia condita fuori cottura. Fuzion Food è una ventata di allegria, stimola l’intelletto e il palato, e soprattutto lascia la voglia di tornarci.
PRO
- Ingredienti lontani accostati con originalità e naturalezza.
- Servizio ottimo.
CONTRO
- Impasto non all'altezza delle promesse.