Casa della Pizza di Gino Sorbillo al Vomero è l’ultima delle aperture napoletane nel turbinio di sedi e format dell’instancabile pizzaiolo. Arrivata nel cuore del quartiere collinare di Napoli alla fine dello scorso gennaio, la novella Casa della Pizza ha consacrato la sua inaugurazione alla famigerata pizza all’ananas, continuando ad animare la querelle ananas sula pizza sì/ ananas sulla pizza no che ha travolto i social e i media tutti, con schieramenti da Crociata. Ma oltre la pizza all’ananas – ancora bellamente presente in carta – ci sarà di più?
Casa della Pizza, l’ambiente, il servizio e il menu
Ci sarà sicuramente di più, ma è proprio un cartonato di Gino Sorbillo (quasi a dimensioni reali) con tanto di ananas al collo ad accoglierci ai piedi della piccola scalinata d’ingresso. Il locale è colorato, diviso in vari ambienti non troppo grandi che danno un senso di allegria e buona accoglienza. I tavoli sono semplici, in color legno, apparecchiati con piatti brandizzati e tovagliette con menu annesso. Le sedute non troppo comode ma graziose, con le imbottiture che riprendono la carta da parati azzurra presente su alcune delle pareti. Andrà forse meglio al tavolo con divanetto per gruppi più nutriti, temiamo peggio alle sedute con sgabelli che affacciano su piccoli davanzali con vista piazza Vanvitelli: per una o due persone al massimo, ricordano un po’ i bimbi messi in castigo dalla maestra, invece che un effetto da bar metropolitano. La Casa della Pizza dispone anche di un dehors proprio nella centralissima piazza vomerese, con una pedana schermata da pareti vetrate e coperta da ombrelloni. Il personale, dall’accoglienza al servizio ai tavoli, è sorridente, presente e perfino gioviale, anche se dobbiamo notare che i tempi di attesa sono quantomeno meditativi, se non proprio lunghi. Noi ci siamo stati per un pranzo infrasettimanale non troppo affollato, eppure abbiamo atteso qualche minuto di troppo sia gli antipasti sia le pizze.
Il menu prevede antipasti della tradizione partenopea come la polpetta napoletana (€9,50) rigorosamente rossa, la parmigiana di melanzane (€9), la variazione di montanare fritte (€11,50), tra gli altri. Seguono poi le pizze fritte ripiene (che possono anche essere realizzate al forno) come le complete ai cicoli, con salame o prosciutto cotto (tutte a €11) e una lunga carrellata di pizze in un ideale omaggio che Sorbillo vuole fare alla più verace di tutte, la margherita. Bianca, rossa o con un’ombra di salsa che sia, per Sorbillo tutte le pizze proposte sono margherite. E di più non dimandate! Non manca quella più convenzionale di Margherita con pomodoro e fiordilatte di Agerola, impreziosita come tutte da scagliette di caciotta di bufala del Cilento sul cornicione (€6,90).
Le altre proposte oscillano tra i €7,90 della Margherita con provola affumicata e pepe nero e i €13,50 di quella con acciughe del Cantabrico o con pancetta di Patanegra, tra le altre. La famigerata margherita bianca con ananas in doppia cottura si ferma a €9. Possibile optare anche per quattro insalate: dalla proverbiale Caprese (€9,50) alle più internazionali Greca, Nizzarda o con pollo (€10)
Il fritto e le pizze della Casa della Pizza al Vomero
Un piatto, un proclama: Benvenuti a Napoli con i fritti della Tradizione, questo il nome scelto per la variazione di fritti. Due crocché di patate un po’ plain non proprio indimenticabili, una frittatina di pasta dal ripieno troppo cedevole e delle piacevoli verdure pastellate. Partenza non esaltante e con piccolo eccesso di olio.
Confessiamo: non abbiamo avuto il coraggio di cedere alla pizza con l’ananas. Se ne è detto talmente tanto che morettianamente abbiamo pensato ci si notasse di più se non ne avessimo parlato per niente. Via libera a due margherite con base bianca: funghi porcini e fiordilatte e carciofini e lardo di Colonnata, entrambe spolverate di cacioricotta di bufala sul cornicione. I due dischi grandi, ben stesi e con cornicioni leggermente pronunciati. L’impasto è cotto uniformemente con piccolo eccesso di masticabilità che non si traduce in gommosità ma rischia di avvicinarcisi non un po’ troppo. Nella margherita bianca con funghi, i porcini hanno ceduto un po’ di acqua di troppo nel passaggio al forno. Più convincente la margherita con carciofini: il lardo dà una bella sensazione al palato; rileviamo solo un eccesso di sapidità che però non compromette la generale gustosità della pizza.
Bibite, dolci e conto della Casa della Pizza
Oltre all’acqua, alle classiche bibite industriali e alla birra Peroni in più declinazioni completano la proposta beverage Limoncello e Aperol Spritz e una piccola lista di vini e bolle. Un bianco e un rosso sono disponibili anche al calice. Asciutta la lista dei dessert: tiramisù e babà. Segue una tagliata di ananas (che ne abbiano comprato troppo?).
Il tiramisù di Zia Esterina è presentato nell’inevitabile barattolino di vetro con cerniera: senza eccesso zuccherino o elevata percezione di grasso nella crema è un fine pasto gradevole.
Piccolo inciso sull’accessibilità: assente sia all’ingresso con scalinata (ma anche nella pedana del dehors rialzata), sia nei bagni. Il locale non è al livello della strada, certo, ma crediamo che si sarebbe potuta trovare una soluzione per accogliere anche i clienti con disabilità motorie.
Il conto per due persone, con due bottigliette d’acqua è stato di € 53,10, leggermente alto per questa esperienza senza particolari guizzi.
Opinione
Ultima delle creature napoletane di Gino Sorbillo, la sede vomerese della Casa della Pizza è un locale piacevole e colorato nell’aspetto, più claudicante nel format e nella realizzazione delle pizze. Il menu, che ha come focus l’omaggio alla Margherita, presenta ancora la famigerata pizza con l’ananas, martello social del pizzaiolo più social della penisola. Il servizio cordiale non sopperisce l’attesa eccessiva al tavolo.
PRO
- ambiente curato e colorato
- servizo di sala cortese e accogliente
CONTRO
- tempi di attesa al tavolo dilatati
- proposta beverage da migliorare
- prezzi altini