Il Campionato della Pizza 2017 è una produzione Dissapore con Clai Salumi e Molino Dallagiovanna. Se volete informazioni sullo svolgimento delle sfide cercatele in questo post.
50kalò di Ciro Salvo
Piazza Sannazzaro 201/B, Napoli – Pagina Facebook Ufficiale
Piazza Sannazzaro, in ottima posizione a due passi dal mare è l’anello che racchiude la Napoli dei quartieri bene: Chiaia e Mergellina.
50kalò, che in greco antico significa “impasto buono”, è il piccolo gioiello di design aperto nel 2014 da Ciro Salvo, che lo scorso gennaio ha raddoppiato con il vicino 50panino.
Il pizzaiolo star è un maniaco dell’impasto, tanto che per lavorarlo e studiarlo si chiude in una sala privata (foto proibite, noi ci abbiamo provato…). Da “amante della tradizione”, come si definisce, impiega pochi ingredienti con abbinamenti studiati al millimetro.
Starita a Materdei
Via Materdei 27, Napoli – Sito Ufficiale
Se siete in vena di scarpinare inerpicatevi per la collina di Materdei, bretella di collegamento tra centro storico partenopeo e il quartiere Vomero. Altrimenti una comoda metropolitana della linea 1 vi lascerà nell’omonima piazzetta.
Duecento metri più giù, tra motorini roboanti e scenette della Napoli che fu (e che, in parte, è ancora), troverete un monumento della pizza napoletana: Starita a Materdei dal 1901, capitanata da un energico Antonio Starita con famiglia a religioso seguito.
Questa è la sede storica della pizzeria, che si è ampliata con spin off a Milano e ad Atlanta, Stati Uniti. Don Antonio Starita è il presidente della giovanissima (sic!) associazione Le Centenarie, che riunisce le pizzerie più antiche della Campania e quindi del mondo.
Siete nella pizzeria immortalata con la sensuale Sofia Loren nel capolavoro di De sica, L’Oro di Napoli. Anche per questo è frequentata sia dai turisti con “Rough Guide” al seguito, sia dalla gente del posto.
Locale e Servizio
È opinione comune che 50kalò sia la pizzeria più bella della città, in effetti l’arredo è insolitamente curato. Peraltro siete in un bastimento capace di sfamare 180 bocche alla volta, con anche 4 turni in una sola serata.
La tovaglietta nera e bianca è in carta, i tovaglioli sono in stoffa, con tanto di logo del pizzaiolo, al bicchiere in vetro d’ordinanza si aggiunge all’occorrenza il calice per vini, birre e bollicine.
Sono due i forni che lavorano in tandem e senza soluzione di continuità, ben in vista davanti all’ingresso principale.
Il servizio è svelto ma abbastanza impersonale. E pensare che sul conto incide per 2 euro, non pochi per una pizza.
Starita a Materdei è l’ortodossia della pizza in tutto e per tutto, compreso il locale, simile a un labirinto, pulitissimo e con il dispenser per disinfettare le mani all’ingresso e nei bagni. Sono 140 i coperti, con una rotazione veloce dei tavoli.
Tra le sale c’è un bel bancone bar che ha creato l’abitudine di sorseggiare uno Spritz (a prezzi popolari: 4 euro, 2.5 euro un Prosecco) in strada mentre si aspetta la pizza.
Alle pareti, immancabili, ecco le foto d’epoca, con L’Oro di Napoli che sbuca dappertutto. L’apparecchiatura è spartana, ma in linea con i prezzi e lo stile del locale.
La brigata di pizzaioli che armeggia davanti ai forni è numerosa; il personale di sala multilingue forma un altro piccolo esercito, sempre cordiale, mette a suo agio ogni tipo di avventore.
Menu
Vissuti, anche un po’ sbrindellati, i menu di 50kalò presentano pizze classiche con qualche incursione nel fritto, vini campani più alcuni Franciacorta proposti anche al calice a prezzi contenuti, e qualche birra artigianale.
Il prezzo della margherita è di 6,50 euro, la pizza più costosa arriva a 9 euro, si sta sul classico anche nei cosiddetti topping, le farciture. La fantasia è poca, alla lunga ci si potrebbe stancare, visti i tempi –e i pizzaioli– che corrono.
Raccoglitore in similpelle, il menu di Starita a Materdei è una cavalcata di cinque i fogli lunga e ripetitiva. Le pizze sono molte, comprese alcune evitabili divagazioni (pizza Miss Italia, seriamente?). Tanti anche i fritti, sia salati che dolci, come le “Corna di Maradona” (rotoli di pizza fritta impiattate a mo’ di ferro di cavallo, noto portafortuna, e ripieni di ricotta con pepe e ciccioli di maiale).
La Margherita costa “solo” 4 euro ma i prezzi sono nella media, anche un po’ sopra negli antipasti e nei fritti.
Capitolo bevande: birre soprattutto nazionali e una selezione di vini campani abbastanza banale.
Impasto e Margherita
Ciro Salvo, legittimamente, non rende noti metodi e ingredienti dei suoi impasti, il risultato ad ogni modo non soddisfa appieno. Abbiamo visto “creature” più belle uscire da quel forno.
La pizza è di taglia L: fette che si sciolgono piacevolmente in bocca, ben steso il disco di pasta che diventa un po’ gommoso dopo alcuni minuti di set fotografico.
Gli ingredienti sono di qualità indiscutibile: Ciro Salvo conferma la natura da “pizzaricercatore”.
E però, il pomodoro della margherita risulta fin troppo dolce, con fiordilatte e note grasse a complicare la situazione. La cottura dell’impasto, con lieve profumo di panificato, ha qualche problema di uniformità. Ricapitolando: granitica certezza sugli ingredienti, qualche dubbio per la resa finale.
La pizza di Antonio Starita è fatta con poche diavolerie e la classica farina 00: tradizione, esperienza, calibratura sartoriale degli ingredienti.
La margherita, di taglia tra M e L, condita il giusto, ha un aspetto molto curato. Cottura corretta sia in superficie che sul fondo, con qualche maculatura bella a vedersi.
L’impasto risulta morbido al tatto anche dopo alcuni minuti di scatti fotografici, esigua la presenza del basilico: forse non è ancora periodo?
Giudizio Finale
Guardiano della tradizione classica Don Antonio Starita, più contemporaneo ma sullo stesso solco Ciro Salvo: una bella sfida. Che se di tradizione parliamo vede prevalere Starita a Materdei.
Sebbene con qualche carenza, la margherita servita dalla pizzeria di Materdei è la più conforme ai principi dello stile napoletano: l’impasto che si fonde con il pomodoro, il fiordilatte a spingere con la sua sapidità, l’olio che accompagna gentile senza coprire i sapori.
Passa il turno: Starita a Materdei.
Potete dire la vostra nel Campionato Social, che sarà sulla nostra pagina Facebook a partire dalle ore 19 di questa sera.
[Crediti: Link: Dissapore | Immagini: Rossella Neiadin]