Nell’accingermi a provare Bakery Resturant & Pizza Torino, posto senza pretese dal nome altisonante, mi domando: osa cerchiamo in una pizzeria? Bontà o digeribilità? Sorpresa o velocità? Un’esperienza o un modo di riempire la pancia a basso prezzo? Dipende.
E dipende non solo dalle persone, ma anche dai momenti. Questo è il motivo per cui qui, non essendo semplici clienti in balia dei gusti o degli umori del momento, ma cercando di fornirvi un servizio di guida non si dice obiettivo ma equanime, a volte ci chiediamo: come si giudica un locale? Be’, per me la risposta è semplice (a dirsi, che a farsi è tutt’altra cosa), la recensione è un giudizio di congruità. Una risposta alla domanda: l’oggetto raggiunge lo scopo? E lo scopo, a deciderlo è anche il ristorante stesso: cosa propone, il modo in cui si pone, le aspettative che crea, quanto si fa pagare. Così il ragionamento è rovesciato, perché si va a vedere non cosa cerca il cliente (soggettivo), ma cosa offre il locale (oggettivo, o almeno oggettivabile). Fine del pippone teorico, inizio della recensione di una pizzeria-trattoria che non è nulla di che, e va bene così.
Il format, l’ambiente e il servizio
Bakery restaurant & pizza, l’unica cosa che ha di altisonante e un po’ fuori luogo, è il nome. Di fatto è una pizzeria-trattoria metropolitana, anzi trattoria-pizzeria, ché sembra puntare più sui piatti che sulla pizza. Ma il forno a legna è acceso anche a pranzo, e perciò una visita gliela facciamo.
La zona è quella, semicentrale, tra Corso Francia e il Tribunale, che viene detta cit Turin (piccola Torino): palazzi affascinanti con bovindi e edifici più recenti, non lontano dalla stazione di porta Susa, uffici e zona residenziale, strade tranquille.
In una traversa c’è questo locale con tre ambienti, lungo e stretto – con piccolo dehors come ormai tutti ai tempi del coronavirus. Subito il forno a legna, in fondo un bancone da bar, coperti che a stento arriveranno ai 40. Pulito e decoroso l’interno, con qualche nota d’arredamento che vorrebbe essere originale (lo specchio, i quadri) e che fa tenerezza; sembra più un bar rimesso a nuovo da poco.
Angolo Covid: visti in pochi altri luoghi, da quando i locali hanno riaperto, ci sono i pannelli in plexiglas tra i commensali (a noi alla prenotazione hanno chiesto se eravamo colleghi o congiunti); non mancano dispenser di disinfettante e indicatori di distanziamento, e tutti hanno la mascherina, messa bene, pizzaiolo compreso (anche queste attenzioni, le ho viste davvero in pochi luoghi, pur assai più pretenziosi e cool).
Ai tavoli le tovaglie, come una volta, che almeno giustificano la voce “coperto”. Il servizio è cortese, qualche minuto di troppo per le pizze ma eravamo nel momento di massimo affollamento.
Il menu
A pranzo offrono menu fisso – ma con discreta scelta e variazione di prezzo – comprensivo di bevande e caffè; però si può richiedere la carta completa delle pizze. Sulla pagina Facebook sembrano pubblicizzare più i piatti, equamente divisi tra tradizione locale e mare; la clientela, che come osserviamo è in gran parte di habitué, si divide tra piatti e pizze.
E comunque, per essere un posto che punta più sulla cucina, 30 pizze (più 2 calzoni e 5 focacce) non sono mica male. Margherita a 4,50 e marinara a 4, addrittura; seguono tutte le superclassiche, anche quelle che nessuno fa più; infine ci sono le personalizzazioni, che però più che aspirare al gourmet tendono al goloso-maiale. Gorgo pere e noci (insieme), bufala affumicata e speck, pancetta affumicata cipolla e fontina, nduja e peperoni, una carbonara (che non abbiamo osato provare) e una meravigliosa salsiccia+salamino piccante+prosciutto cotto+wurstel (non a caso chiamata Proco). Insomma, una roba da camionisti – senza offesa, anzi – in piena metropoli.
La carta dei vini è ampia e con qualche ambizione, fatte le dovute proporzioni. Birre considerate zero sul menu; chiediamo cosa hanno alla spina (la bionda è Ichnusa, la rossa Moretti), le bottiglie non osiamo domandare.
Le pizze
Lo stile di impasto e cottura è tendente al napoletano, le pizze sono larghe e il cornicione presente anche se non pronunciato. L’interno è sottile; il fondo eccessivamente leopardato, con macchie di bruciatura e punti chiari. Al morso non è scioglievole, resta leggermente tenace ma soprattutto prevaricato dal condimento.
Prendiamo una Parmigiana e una Crusca. La prima si presenta completamente ricoperta di grana in enormi sfoglie tagliate con l’affettatrice, le quali sono anche abbastanza spesse da non sciogliersi subito. Sotto, le melanzane sono fritte bene, la mozzarella si sente poco, il pomodoro sembra una salsa pronta in cui navigano pezzi di basilico. Segni particolari: abbondante.
La Crusca mi sembra la più insolita (oltre che la più costosa, 10 euro), ma si presenta come una vera maialata e, manco a dirlo, lo è. Uno primo strato bello spesso di porchetta, poi il fiordilatte, peperoni cruschi messi a pezzi enormi, infine la ciliegina sulla torta: un cilindro di burrata notevole, piazzato intero al centro del disco. Alé. Il peperone resiste al morso e richiede di essere tagliato al coltello, la burrata va divisa e spalmata, insomma un po’ una pizza fai da te. Che tra l’altro già fatica a reggere i primi due ingredienti; dopo gli altri diventa impegnativa da maneggiare, e da finire. Segni particolari: strabordante.
L’opinione
Paghiamo meno di 15 euro a testa, digeriamo bene rispetto ai timori iniziali. La parola chiave è generosità, in tutti i sensi. Quella che potreste trovare in una trattoria vecchio stile, come dicevo: porzioni abbondanti, prezzi accessibili, sapori decisi e abbinamenti porcelli. In definitiva, e riprendendo il discorso iniziale, il giudizio non può essere che indulgente verso una pizzeria che ha difetti in misura almeno pari ai pregi, ma: non se la tira, non cerca di spacciarsi per quello che non è, non si fa pagare più di quello che offre. Non ci andate apposta, soprattutto se siete palati fini, ma se vi trovate da quelle parti, o se lavorate in zona, ci può stare, e infatti ci sta.
Informazioni
Bakery Resturant & Pizza
Indirizzo: Via Avigliana, 47/A Torino
Telefono: 011 4337074
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 12:30 – 14:30 e 19:30 – 23:00; sabato 19:30 – 23:00; domenica chiuso
Sito Web: www.bakerytorino.it/
Tipo di pizza: italiana
Servizio: buono
Ambiente: moderno