Roma è la tappa più interessante, nonché la prima sulla cartina geografica, per i pizzaioli che arrivano da sud. Lo dimostra il fatto che le novità sono state parecchie negli ultimi anni, tra Ciro Salvo che ha aperto la sua pizzeria, 50 Kalò, a luglio 2022 e a febbraio 2023 l’arrivo di Diego Vitagliano. Prima di loro Da Michele e Gino Sorbillo con Lievito Madre, ma anche La Masardona e chissà quanti altri.
Roma è una buona piazza per la pizza. Oltre ai turisti, da sola la città conta i suoi 3 milioni e passa di abitanti che amano la pizza nelle sue numerose sfaccettature. Dalle nostrane, la pizza al taglio, la pala e tonda scrocchiarella, alle “straniere” si fa per dire. Arrivando a Roma c’è il desiderio anche di mettersi alla prova con le usanze locali: Berberè per esempio ha promosso i fritti prima della pizza, che a Roma sono un must e Ciro Salvo si è messo a sperimentare col supplì. Anticipazione: non è affatto male.
Ma venendo meglio al sodo, la pizzeria si trova in una zona di non facile definizione tra Piazza Barberini e Termini. Siamo in un centro non così centro, ma comunque molto comodo per locals e turisti. Il locale si presenta con grandi vetrate e uno spiazzo antistante dove si attende di essere accomodati appena la fila per i tavoli lo consente. Internamente ha un aspetto moderno e fresco, con file di faretti, luci a palla e finiture dorate, tavoli lucidi, sedie spaziose e strutture in ferro che tagliano il locale. Sommariamente arredi che ho visto e rivisto tra locali di sushi e cocktail bar pretenziosi, con l’aggravante delle piante in plastica. Un ambiente efficace sì, ma impersonale.
Il menu e i prezzi di 50 Kalò a Roma
Il menu si compone di 24 pizze, anticipate da due pizze fritte (tornerò per voi, promesso) e 4 fritti. Tra le pizze, non mancano i grandi classici come la marinara anche nella versione rinforzata, la cosacca, la margherita e la margherita con bufala. C’è una bella sezione dedicata espressamente alle pizze vegetali, un tentativo molto interessante di accendere un focus su questo mondo. Peccato la discordanza tra quello che dichiara la tovaglietta, “i migliori ingredienti di stagione” e ricette come la Nerano, l’ortolana con le zucchine e la melanzane e provola a metà dicembre.
Rispetto a molte pizzerie romane, i prezzi sono estremamente competitivi e non superano mai i 12 euro per le pizze più elaborate. La pizza al tavolo è bellissima, profumata anche grazie all’olio che completa a filo il piatto a fine cottura. Sul menu ne viene indicato uno diverso per ogni pizza. Impasto morbido e scioglievole, ma estremamente sostanzioso, regge perfettamente il morso e il condimento disposto in modo equo e attento sulla pizza. Nessuna bruciatura o sbavatura inficia un assaggio pienamente appagante. La pizza e patate con crema di patate, dadini di Parmigiano Reggiano Dop 24 Mesi, provola e pepe nero è il piatto che risolleva anche dopo i peggiori momenti di sconforto.
Dicevamo i fritti che anticipano la pizza, sono 4. Il crocché di patate, la frittatina di bucatini, il supplì rosso con pomodoro, salsiccia e provola e quello alla crema di parmigiano che è una vera goduria, dal sapore rotondo avvolto in una panatura croccante. Le ricette di supplì a Roma si sprecano, questa è ancora una variante che mixa bene Roma con il resto d’Italia.
Da bere i vini al calice sono 8 e provengono tutti dalla Campania, fatta eccezione per un Franciacorta. C’è anche una poderosa lista delle birre che comprende le ricette nate dalla collaborazione tra Ciro Salvo e il Birrificio Amarcord (indicato come artigianale, ma che artigianale non è), più birre abbastanza commerciali dalla Germania e dall’Italia, con quattro opzioni realmente craft, e valide, tra Birrificio Italiano e Almond ’22. Nel complesso la lista è piuttosto pasticciata. Il servizio scorre leggero e agevole tra la moltitudine di tavoli e coperti che ruotano anche più volte a servizio.
Opinione
A Roma un indirizzo rassicurante per il buon nome della pizza napoletana fuori dai confini della città: le ricette si scelgono volentieri da un menu corposo e molto invitante, la realizzazione non delude le aspettative
PRO
- L'importanza data all'olio in tutte le ricette è fuori dal comune
- Qualità della pizza all'assaggio e all'aspetto
- Servizio semplice, veloce ed efficace
- Prezzi estremamente sotto controllo
CONTRO
- Ambiente impersonale
- Diversi ingredienti fuori stagione in menu (diversamente da quanto attenzionato nei materiali di comunicazione)