«Il più grande sforzo mai compiuto per unire i lavoratori dei fast food», così il Times ha definito lo sciopero organizzato ieri nei fast food di New York. Gli impiegati delle principali catene di fast food americane (McDonald’s, Burger King, Wendy’s, Taco Bell, KFC, Pizza Hut e Domino’s) hanno abbandonato i posti di lavoro e sono scesi per le strade di New York per protestare.
Chiedono aumenti – da 8 dollari l’ora a 15 – e soprattutto un sindacato che tuteli i loro diritti. Evidentemente, i bassi salari non funzionano più neanche da McDonald’s.
Solo a New York sono 50mila le persone che lavorano nei fast food: una categoria cresciuta del 55% rispetto al 2000, e destinata secondo le stime degli esperti a crescere ancora.
[Corriere]