Il Ministero della salute fa eco all’Organizzazione mondiale della sanità: gli italiani consumano troppo sale! 12 gr. al giorno per gli uomini, 9 gr. al giorno per le donne rispetto ai 5 gr. giornalieri raccomandati.
Sul banco degli imputati il consumo occulto di sale, che rappresenta l’80% del totale. Il Ministero, per tutelare la salute degli italiani, convoca tutti, dai panificatori ai responsabili dei piatti già pronti.
L’obiettivo?
Convincerli a ridurre il “q.b.” di sale del 10-15% nel sacro parmigiano reggiano come nel risotto alla milanese in busta. Il braccio di ferro è in corso, ma il ministero, desideroso di dimostrarsi attivo, passa dalle campagne mirate all’interpretazione delle etichette nutrizionali si passa alla pubblicazione dei cibi da evitare. Sarà la fine del junk food?
In realtà, al ministero non sembrano avere le idee molto chiare, si può “ridurre il consumo” di cibi già pronti ed “evitare di mangiare frequentemente” carne conservata, i formaggi stagionati, i salumi, i frutti di mare, la pasta ripiena, le carni rosse.
Dunque meglio un quattro salti in padella di una fiorentina (senza sale)?
[La Stampa]