All’Harry’s Bar di Venezia si volta pagina per non rimanere schiacciati dai debiti. Le banche creditrici chiedono un passo indietro ad Arrigo Cipriani, inossidabile ottantenne e patron del locale, da ora in poi saranno i manager della società Blue Skye Investment, società che controlla il gruppo insieme alla famiglia Cipriani, a tenere i rapporti con i 75 dipendenti.
Se un tempo gli americani, dallo scrittore Hernst Hemingway in giù, facevano la fila davanti alla porta a vetri smerigliati del mitico locale di calle Vallaresco, cercando di appolaiarsi sui trespoli del bancone per il canonico Bellini, oggi Arrigo Cipriani è costretto a commentare i bilanci in rosso (“ormai da tre anni”), che hanno aggravato la situazione finanziaria portando, di fatto, al commissariamento dell’Harry’s Bar con un’esposizione che ammonta a quasi sei milioni di euro.