Mentre noi facciamo tirate intellettuali contro il cibo di strada, convinti che la ruvida schiettezza di un tempo non sia ormai che una semplice moda, altrove in Italia pensano addirittura a metterci un marchio sopra.
L’Assessore alle Attività produttive di Palermo ha chiesto la registrazione del marchio Stg (Specialità Tradizionale Garantita) Panormus – Street Food, introdotto dalla UE per tutelare ricette e preparazioni tradizionali.
In altre e più comprensibili parole: un marchio per tutelare il cibo di strada palermitano, tra i più famosi e amati del mondo. In particolare a essere protetti saranno: arancini, cassata, pani ‘ca meusa, pani e panelle, sfincione e cannolo.
Per sapere a cosa (e a chi) servirà realmente questo marchio, insieme al profluvio di sigle e tutele alimentari che hanno invaso l’Italia, ci rivolgiamo fiduciosi a voi. Mentre viene difficile credere che gli arancini, i cannoli o la cassata siano esclusivamente palermitani.
Tanto per restare in tema di sovraesposizione mediatica dello street food, tra i progetti del Comune di Palermo c’è anche quello di un Festival Internazionale del Cibo di Strada. E ti pareva.
[Ansa]