Vi piace l’odore del sangue, confessate. E no, non parlo di preparazioni discutibili o cruditè: parlo di recensioni gastronomiche stroncanti. Ma quelle cattive, sanguinarie, appunto. Jay Rayner, celebre critico del Guardian, ha pubblicato My Dining Hell, un eBook disponibile da Penguin che raccoglie le sue venti peggiori esperienze gastro in oltre dieci anni di carriera. E Jay si dice certo di un fatto: i lettori adorano leggere le stroncature.
“Le storie negative sono più avvincenti di quelle positive” dice Jay. Secondo l’autore, si tratta della stessa insana preferenza che fa rallentare le auto in coda a vedere un incidente – cose così.
Per quanto riguarda i disastri al ristorante, la stroncatura è come una vendetta, unita al senso di liberazione: in fondo è toccato ad un altro, e comunque la vittima riesce ad ottenere giustizia, sommariamente. Una serie di meccanismi degni di un film di Van Damme, in sostanza robe diseducative.
Deve essere per questo che la critica in Italia non si avventura nello stesso genere di stroncature: lo troveranno diseducativo per il lettore, chissà.
[Penguin. Immagine: The Guardian]