Sapevamo che c’erano state molte e mutevoli esperienze prima della discesa in politica, cantante di arie da chansonnier sulle navi da crociera, per esempio. Ora il curriculum di Silvio Berlusconi si è arricchito di una nuova esperienza. In una convention elettorale dell’associazione Coldiretti, il già “presidente operaio” con un colpo di vernice è diventato “presidente contadino”: “confesso di essere stato anch’io un lavoratore dei campi”.
Quando aveva 7 anni, racconta Berlusconi, il padre era fuggito oltreconfine perchè antifascista. E cosa faceva il piccolo Silvio per “mantenere la famiglia”? Mungeva vacche. “Quando in casa c’erano pochi soldi andavo a mungere le vacche in una collina vicino Como. Mi pagavano con una calderina (?) e una casada (?)”. Ma il quadretto bucolico non finisce qui: Berlusconi non si risparmiava nemmeno nella raccolta di patate.
A seguire, il cavaliere si è lanciato in una barzelletta di argomento agreste tra le più lunghe e contorte del suo repertorio, anche se la morale è sempre anti-comunista: “la Cgil fa cornuto il contadino”.
[La Stampa]