Capitolo marketing e comunicazione, a McDonald’s non mancano fantasia e spirito d’iniziativa. Peccato che non siano sempre idee brillanti specie se riguardano i nuovi media.
Poco tempo fa si sono presi una discreta dose di insulti su Twitter. Il loro hastag #McDStories, creato a pagameno per consentire ai clienti di raccontare storie legate ai loro ristoranti, si è trasformato in una Waterloo. Dal trattamento del personale alla sporcizia del ristoranti, dall’igiene alimentare ai problemi di salute che causano Big Mac e famiglia. La multinazionale ha prontamente cambiato rotta, sospesa l’hashtag e ammesso l’errore.
Non so che voto dare alla decisione presa da Hope Bagozzi, direttrice marketing di McDonald’s Canada, che ieri ha messo in rete un video per rispondere alla domanda di una cliente. Perché i panini sono più belli nelle pubblicità che quando li compri? Risposta: gli hamburgher fotografati vengono realizzati passo passo, il ketchup scivola sul pane attraverso una siringa, le fette di cetriolo deposte una ad una, il formaggio sciolto con un colpo di phon.
Nulla di nuovo sotto il sole. O meglio, di nuovo ci sono le uniformi che i dipendenti McDonald’s di Londra indosseranno durante le prossime Olimpiadi. Nuove e ispirate alla celebre serie Tv Mad men con colori sgargianti, dal giallo senape al verde cetriolo, e berretti da fantino very british. Forse questa volta ne hanno combinata una giusta.