Un misterioso riserbo ha avvolto il nome del locale dove Bruce Springsteen ha cenato con il sindaco di Firenze, Matteo Renzi (“un sindaco molto giovane”), dopo il concerto di domenica scorsa. Alla fine si è saputo che si trattava del Palagio, ristorante del Four Seasons, 5 stelle lusso che consente la necessaria privacy pur restando in città.
Bocche cucite anche sul menu della cena notturna ma vista l’impeccabile forma fisica dei due è facile immaginare che siano bastati prosciutto e melone, e chissà, un minestrone, per accontentare appetiti poco famelici.
Springsteen era già stato a Firenze, soggiornando all’Hotel Savoy di piazza della Repubblica, troppo centrale per passare inosservato, tant’è che fu costretto ad affacciarsi alla finestra per placare lo stuolo di fan che stava per invadere l’albergo. In quella occasione provò anche a fermarsi all’Osteria delle Tre Panche, in zona stadio ma, rincorso dai fan più irriducibili, lasciò a metà una tagliata di manzo che si era fatto preparare al sangue, impedendo ai titolari di immortalare l’evento.
Ora la città attende di sapere dove dormirà Madonna dopo il concerto di sabato prossimo. Nella precedente tappa fiorentina soggiornò all’Hotel Villa La Massa, nel comune di Bagno a Ripoli, sufficientemente defilato dai luoghi centrali. Tuttavia, decidendo di fare jogging con tanto di scorta ai bordi dell’Arno, causò non pochi problemi agli estimatori più esagitati, ci fu anche chi nel tentativo di seguirla cadde nell’Arno (“Siete Caldi? Anch’io”).
Celebre il passaggio degli U2 a Villa San Michele, hotel di charme sulle colline di Fiesole, in un giorno folle che li vide a fare colazione a Nizza, pranzo a Firenze e cena a Barcellona per festeggiare un compleanno di The Edge, il chitarrista della band.
Al Cibreo, il ristorante al centro del piccolo impero di Fabio Picchi, si ricordano ancora di Catherine Deneuve a cena con la figlia Chiara Mastroianni. Sorprendendo gli astanti chiese e mangiò di gusto la zampa alla parmigiana. All’epoca si fumava ancora e lei, portando la sigaretta alle labbra a fine del pasto, attese un momento per capire chi potesse accenderla. Tra i candidati che si precipitarono con l’accendino in mano anche l’attuale presidente della Repubblica Giorgio Napoletano.
[Corriere Fiorentino]