Siamo quello che mangiamo. Quante volte l’avete sentita, questa? Ma se il menù è costituito dai genitali di un artista transessuale, che li cucina dopo l’operazione, diventa difficile definire anche i gourmet che hanno accettato la proposta, via Twitter, di Mao Sugiyama. Dopo l’operazione di cambio di sesso, il performer giapponese ha riavuto indietro le parti rimosse (ahem) in confezioni sigillate e congelate: come non amare tanta precisione e solerzia così made in Japan?
Quello che probabilmente nessuno si aspettava è il seguito: Mao offre via twitter di cucinare i suoi genitali ai migliori offerenti (250$ a persona). Trova immediatamente cinque entusiasti, ed ecco servito il fiero pasto.
La polizia giapponese non ha avuto nulla da ridire: “non c’è rilevanza penale”. Penale?
[Il Secolo XIX, Calorielab.com]