Non pensiamo di essere blasfemi affermando che anche ai papi piace bere e mangiare bene. Celebre e piuttosto complicato da contenere l’appetito di Martino IV per le anguille, mentre al papa emerito Ratzinger continua a piacere la birra del suo Paese. Ma per quanto riguarda Francesco I?
Malgrado Jorge Mario Bergoglio provenga da Flores, un quartiere borghese di Buenos Aires, e abbia trascorso nella capitale argentina buona parte della sua carriera religiosa, sembra essere molto lontano dai fasti di una cucina basata sulla carne che subisce le influenze italiane, tedesche e spagnole. Le sue abitudini culinarie sono umili e all’insegna del basso profilo, nonostante il suo fil preferito: La cena di Babette.
Secondo un ritratto pubblicato nel 2009 da la Nacion, uno dei principali quotidiani argentini, Francesco I preferisce pasti frugali e sani, gradisce in particolare il pollo senza pelle, le insalate e la frutta, accompagnati da un occasionale bicchiere di vino. E’ così conosciuto e apprezzato per lo stile di vita sobrio da potersi permettersi rare eccezioni, come quella volta che andò in un convento per mangiare la bagna cauda, in omaggio alle sue origini piemontesi, è figlio di un ferroviere astigiano emigrato a vent’anni per sbarcare il lunario.
Come emerso da Twitter subito dopo l’elezione al soglio papale, in questi ultimi giorni Papa Bergoglio ha cucinato e consumato la maggior parte dei pasti da solo, pur essendo conosciuto per essere un uomo del popolo, che prende i mezzi pubblici e di tanto in tanto celebra la festa di qualche santo “restando a mangiare generose scodelle di minestra”.
Una delle abitudini mutuate dai romani, oltre al piacere di camminare per le strade della città, è la pausa per un caffè ristretto che di solito il nuovo papa consuma appoggiato al bancone. Sembra avere una vera venerazione, ma forse è il caso di usare una parola diversa, per l’espresso all’italiana.
[Bon Appetit]