Magna Carta Holy Grail: uno di noi, Jay Z è uno di noi

La definizione di rapper, a Jay-Z, sta decisamente stretta. Con un patrimonio di 504 milioni di dollari, è il secondo cantante più ricco del mondo. I suoi album vendono milioni di copie. Possiede etichette discografiche che producono rapper del calibro di Kendrick Lamar. Sua moglie è Beyoncè, aka una delle donne più sexy del pianeta (no, dico, l’avete vista al Super Bowl?).

E in tutto questo, ha pure un lato gourmet che non può non farlo amare da noi gastrofanatici. Alla fine dell’anno scorso, aveva fatto notizia il suo weekend nelle Langhe: volo privato New York-Milano, relais tutto per sé e per una quindicina di amici, tre chili e mezzo di tartufi, 30mila euro spesi in cene e bottiglie di Barolo e Barbaresco.

Anche il suo ultimo album, Magna Carta Holy Grail (che ha venduto 527.000 copie in una settimana, piazzandosi al numero uno di Billboard) trabocca di riferimenti gastronomici e soprattutto enologici, al di là delle prevedibili strofe da rapper tipo “Ti lascerei rubare il cibo dalla mia bocca, e ti guarderei mangiarlo”.

E’ onnipresente il D’Ussè, il suo cognac, ma si parla anche di Bordeaux, Burgundy, Riesling. Anvedi Jay-Z.

E la tendenza foodie di Mr&Mrs Carter è testimoniata dalle decine di fotografi che ogni mese si pagano l’affitto paparazzandoli in giro per bar, ristoranti e bistrot. Al punto che è stata fatta addirittura una guida ai loro locali preferiti a New York (ristoranti upper class, ma anche posti abbordabili anche da noi comuni mortali) ognuno commentato dalla critica gastronomica Jordana Rothman.

Curiosi?

Parm
248 Mulberry St between Prince and Spring Sts
parmnyc.com

Torrisi
250 Mulberry St between Prince and Spring Sts
torrisinyc.com

The Spotted Pig
314 W 11th St at Greenwich St
thespottedpig.com

Buttermilk Channel
524 Court St at Huntington St, Carroll Gardens, Brooklyn
buttermilkchannelnyc.com
Qui è normale sentire la gente chiedere “quello che ordina Beyoncé”.