Da 15 anni gli americani cercano senza riuscirci di riprodurre il più popolare latticino italiano: la mozzarella di bufala.
Le difficoltà riguardano i costi elevati e la conoscenza delle tecniche di allevamento delle bufale da parte degli allevatori, ritenute approssimative, tanto che due aziende, nel Vermont e nell’area di Los Angeles, sono già fallite. Altro problema la deperibilità di un prodotto che fa della freschezza il suo punto di forza, visto che distribuire mozzarelle in un Paese trentuno volte più grande dell’Italia non è un gioco da ragazzi.
Ora, un ex informatico della Silicon Valley diventato casaro, Craig Ramini, ha assoldato alcuni esperti italiani tra cui Raffaele Mascolo. Laconico il suo commento: “Non è il formaggio più difficile del mondo, ma con la mozzarella di bufale non devi avere fretta”.
[fonte e immagine www.nytimes.com ]