Furti nell’area di servizio: MyChef impone il microchip ai dipendenti

Furti nell’area di servizio: MyChef impone il microchip ai dipendenti

Da circa un mese chi si ferma nell’area di servizio autostradale Pioppa Ovest, alle porte di Bologna, può accorgersi di un dettaglio per lo meno bizzarro: mentre lavorano i dipendenti del ristorante MyChef, inserito nella cintura o portato al braccio come un braccialento, indossano un microchip.

Il colosso francese della ristorazione, che in Italia è in franchising con Autogrill, ha avviato una bizzarra sperimentazione. Come deterrente per le rapine, un problema molto sentito nelle aree di servizio, MyChef ha imposto ai suoi dipendenti un microchip elettronico che suona in caso di pericolo. Come funziona? Se una persona resta a terra per più di 90 secondi, il microchip invia un segnale Gps a una centrale operativa che fa scattare un allarme. I dipendenti della “Pioppa Ovest”, però, sono tutt’altro che entusiasti, e se ne sono pubblicamente lamentati con Repubblica. “Il sensore scatta anche se si sta in piedi fermi per qualche minuto. A una mia collega è suonato mentre era in bagno. Sì, ci sentiamo un po’ controllati ma di certo non più sicuri di prima” dice una commessa.

I sindacati sono insorti e parlano di violazioni dello Statuto dei lavoratori e di “controllo a distanza”, accusando MyChef di aver adottato questo sistema per coprire i tagli del personale, che nei turni di notte è passato da 3 a 2 dipendenti. Del caso MyChef si sta ora occuoando anche il Garante della Privacy.
[Repubblica]