Eataly si prende anche Expo Milano 2015.
La catena italiana di supermercati del gusto, una corazzata con tanti punti vendita che quasi si fatica a contabilizzare, avrà un vero presidio.
Ottomila mq divisi secondo la regola aurea del fondatore Oscar Farinetti tra venti ristoranti regionali, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, che disegneranno “una spettacolare offerta di piatti tipici con materie prime Dop” e l’area in cui gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo racconteranno ai visitatori la storia dei nostri prodotti tipici.
Nel linguaggio che gli è caro in questo periodo, Farinetti ha precisato che l’intervento di Eataly “sarà mirato a esaltare la biodiversità della cucina e dei nostri prodotti agroalimentari, ciò che costituisce il vero nostro primato nel mondo“.
Oltre a essere un potente veicolo promozionale, com’è ovvio visto che l’evento milanese, con 60 padiglioni avrà nei 184 giorni dell’esposizione milioni di visitatori compresi cento capi di Stato e 600 ministri, e supponiamo, la fonte di un discreto fatturato.
Entusiasta anche il ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, che ha anche annunciato un padiglione interamente dedicato al vino all’interno dell’Expo.
[Il Sole24Ore]