Sul sito di Eataly cercano personale per la nuova sede di Bari, mentre il Comune, interpellato sulla imminente apertura del 31 luglio, nicchia.
L’assessore alle Attività Economiche del Comune Rocco De Franchi, dichiara: “L’amministrazione pubblica si esprime sempre per atti – dice – Su Eataly i nostri uffici si esprimeranno dopo aver preso in esame precise istanze, che però ad oggi non sono pervenute”.
Apre o non apre? L’inaugurazione per gli addetti ai lavori è il 30, mentre al pubblico il giorno seguente. Pare quindi verrà replicato il mistero inaugurazione sì-inaugurazione no che avvenne con Eataly Roma, poi risoltosi in maniera positiva.
Certo per il polo fieristico di Bari è una grande occasione di rilancio, visti i numeri: si parla di 8 mila metri quadri ricavati su due piani nella parte monumentale della Fiera del Levante con 15 punti di ristorazione, un grande mercato con le eccellenze delle regionali italiane, due aule didattiche, un centro congressi e una lounge dedicata alla Banca Popolare di Bari.
I punti di ristoro sono come sempre i ristorantini tematici, con affaccio sul mare, poi la rosticceria e la piadineria dei fratelli Maioli, il birrificio artigianale, la caffetteria Illy, la gelateria alpina Lait e la pasticceria firmata da Luca Montersino. Insomma tutto in linea con Roma, anche il Mozzarella show che sarà affidato al caseificio Montrone di Andria.
Eataly arriva dunque al sud per la prima volta e il suo fondatore Oscar Farinetti dichiara al Gambero Rosso:
“Non sappiamo ancora se sarà un caso unico. Per noi sarà di certo utile per capire cosa potrà fare Eataly nel sud del Paese, in un Meridione che da un lato presenta meraviglie paesaggistiche ma dall’altro ha note difficoltà di procedure. Speriamo che l’esperienza di Eataly Bari contribuisca a migliorare gli investimenti degli imprenditori nel sud Italia.”
Insomma Farinetti si tiene cauto su prossime eventuali aperture in meridione, prima vuole capire se e quando aprirà Eataly Bari.
[Repubblica Bari]