Ora è sicuro: Hell’s Kitchen Italia si farà.
Dalla primavera 2014 anche noi avremo la versione geolocalizzata del talent culinario che ha reso proverbiale il caratteraccio di Gordon Ramsay, trasfigurandolo in una scomoda pietra di paragone per ogni aspirante celebrity chef televisivo.
Nel talent, ricordiamolo, aspiranti chef si danno battaglia per conquistare il ruolo di executive chef in uno dei 21 ristoranti del cuoco scozzese, che non lesina insulti al limite della violenza psicologica.
Anche nella versione italiana il premio sarà un contratto da executive chef, per vincerlo si passerà attraverso prove singole e a squadre, punizioni e premi serali, e finti servizi in un ristorante. Sky Uno ha già aperto i casting per gli aspiranti concorrenti (per iscriversi alle selezioni basta chiamare lo 0423-40.20.20).
La produzione cerca in tutto 18 concorrenti, 9 uomini e 9 donne:
“professionisti della cucina di età inferiore ai 40 anni. Non solo cuochi, ma chiunque abbia esperienza in un ristorante e si senta pronto per un’opportunità dietro ai fornelli che potrebbe cambiargli la vita”
18 coraggiosi, pronti a farsi maltrattare da … già, da chi?
Improbabile Antonino Cannavacciuolo, già sostituto (in maniera più che dignitosa: vuoi la stazza, vuoi le urla in napoletano, vuoi le occhiate truci, ma il soprannome di bruto se l’è meritato) di Ramsay in Cucine da Incubo, format italianizzato di Kitchen Nightmares.
Pare abbia già smentito Bruno Barbieri, parte della sacra triade di giudici di Masterchef, la cui severità minaccia di venire offuscata dal nuovo talent. Le scommesse sono aperte.
Chi sarà il Ramsay de noantri?
[Hell’s Kitchen]