Poche sorprese nella classifica dei dichiaratori di redditi a sei cifre, sia nella parte alta, notai primi (oltre 318.000 euro), seguiti da farmacisti (109.700 euro) e studi medici (69.800 euro), che nel resto, fanno notare ironici i primi commenti alle dichiarazioni del 2011 (anno fiscale 2010) di artigiani, commercianti e professionisti.
Lungo l’elenco di lavoratori autonomi che guadagnano, facciamo prima a dire dichiarano, redditi inferiori a quelli dei lavoratori dipendenti (19.810 euro).
Va male ai ristoranti (14.300), preceduti solo dalle pescherie (13.300), quindi alberghi (14.700), bar e gelaterie (16.800 euro), alimentari (17.100), macellerie (17.300), pasticcerie (18.900). Stanno meglio i fornai che dichiarano 25.100 annui.
Il quadro che emerge, dicono gli scettici è quello di un Paese dove certi lavoratori –sempre gli stessi– lavorano più per il gusto di farlo che per portare a casa qualche guadagno.
[La Stampa]