Se la coscienza fenmminista della nostra Sara Porro non si era sentita offesa dalla copertina del mensile GQ, dove una modella vestita solo di un tacco vertiginoso è avvinghiata a Carlo Cracco nei panni dell’uomo che non deve chiedere mai, quella di Norma Rangeri decisamente sì.
Ieri il direttore del Manifesto ha dedicato allo chef vicentino parole di fuoco e la prima pagina: “Stupisce che Cracco e il fotografo si siano impegnati nella costruzione di un’immagine tanto penosa. Una riesumazione fuori tempo massimo che affonda le radici nel vetero-machismo”.
Ma Cracco non ci sta: “Trovo incomprensibili queste critiche. Non credo che la copertina, ironica e brillante, di GQ inneschi reazioni tanto esagerate. La copertina deve o non deve colpire il lettore?”.
[Corriere.it]