Chi ha inventato il Tiramisu? E’ il turno di Lodi, voi intanto fatevi sotto

Chi ha inventato il Tiramisu? E’ il turno di Lodi, voi intanto fatevi sotto

E’ ufficiale: nella singolar tenzone tra regioni che si disputano l’invenzione del Tiramisu, dopo che il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha chiesto il riconoscimento della tipicità come dolce di Treviso, abbiamo un terzo sfidante.

Non bastavano Veneto e Friuli, ora ci si mette anche la Lombardia. Il conteso dessert non sarebbe nato né a Treviso né a Tolmezzo, bensì a Lodi.

(Di questo passo saremo costretti a rivalutare il fraudolento tentativo fatto nel 2007 dal pur prestigioso quotidiano Washington Post: spostare di quasi mille chilometri l’invenzione assegnandola a tal Carminantonio Iannaccone, campano emigrato a Baltimora).

Angelo Frosio, già presidente dell’associazione nazionale tecnici caseari e direttore scientifico del Centro Latte Lodi, porta le prove della sua affermazione.

Prima di tutto, la secolare produzione di mascarpone nel territorio. Le prime tracce del Tiramisu si troverebbero nel Settecento – molto più indietro, quindi, degli anni 40 o 70 del Novecento fieramente sbandierati dagli altri contendenti. Pare che a Mozart, durante il suo soggiorno lodigiano nel 1770, fu fatto assaggiare un dolce al cucchiaio a base mascarpone.

Andiamo avanti di un paio di secoli e arriviamo al 1962: tale Arduino Baraldi porta alla trattoria Genova di Lodi una vaschetta di mascarpone con cui prepara il Tiramisu per i clienti entusiasti. Due anni dopo, durante un banchetto della Banca Popolare di Lodi, la cuoca Nicla Tanelli serve l’amato dolce multistrato, “uno dei dolci migliori di Lodi”.

Era stato proprio Frosio, nel 2001, a lanciare il primo Festival del Tiramisu. E sempre lui, ora, chiede l’istituzione di un disciplinare, perchè “il legame tra mascarpone e tiramisu è innegabile. Il dolce è conosciuto da più di cent’anni nelle campagne lombarde”.

Fra i due litiganti, il terzo gode?
[Corriere]