80 chef, romani autoctoni e “importati” per celebrare la capitale nel nome della gastronomia. Ieri si è svolta la seconda edizione di Chef sotto le stelle, un’adunata all’Hassler Hotel, sulla scalinata di Piazza di Spagna, per cucinare e offrire ai visitatori il meglio della città, nel tentativo di far dimenticare la cattiva nomea che della ristorazione romana spesso circola: conti da salasso o truffe belle e buone.
Durente la manifestazione, nata da un’idea dello chef Francesco Apreda, gli chef hanno preparato stuzzichini a quattro mani: Cristina Bowerman di Glass Hostaria con l’etiope Kuky Tadese del ristorante Mesob; lo stesso Apreda di Imago con l’indiano Pareemjeet Singh, chef di Jaipur; Andrea Fusco del Giuda Ballerino al lavoro con Roy Caceres del ristorante Metamorfosi; e ancora Agata Parisella (Agata e Romeo) ha affiancato lo chef giapponese Kazuhiko Endo di Doozo; Angelo Troiani del Convivio Troiani ha cucinato con Christian Ante Galarza, chef di Zoc; Giulio Terrinoni dell’Acquolina Hosteria con il brasiliano Alessandro Harteri de La Cantinetta; Riccardo Di Giacinto di All’Oro, infine, fiancheggiato dallo chef argentino Emiliano Lopez de La Buca di Ripetta.
[Corriere della Sera, immagine: Italia Squisita]