Potrebbe essere italiana la Disneyworld del gusto (di chi sennò) e nascere nell’area del Caab, il centro alimentare alle porte di Bologna: 80mila metri di parco gastronomico con stalle, acquari, campi, laboratori, banchi serviti, grocery e ristoranti da chiamare Eatalyworld.
Perché dove c’è un progetto faraonico a volte irrealizzabile altre solo in apparenza, c’è Oscar Farinetti, gran capo di Eataly, la catena italiana di supermercati del gusto.
Ieri il sindaco di Bologna Virginio Merola, il presidente del Caab Andrea Segrè e lo stesso Farinetti hanno illustrato il progetto: un mega itinerario per spiegare come nascono le eccellenze alimentari italiane con il supporto di audio-guide, cartellonistica e accompagnatori didattici.
Apertura prevista per il primo novembre 2015, in concomitanza con l’Expo milanese, se entro fine 2013 si recuperano i cinquanta milioni di euro che servono come investimento iniziale, obiettivo fare di Eatalyworld la prima attrazione turistica del Paese: ”Non posso immaginare che Coop, Unipol e industriali locali non siano interessati”, ha spiegato Farinetti.
[Il Resto del Carlino]