La data è simbolica: 11 settembre. Uscirà quel giorno Tempest, il nuovo album di Bob Dylan come annunciato dal suo sito in contemporanea con l’unica data italiana, chiusura perfetta per il festival Collisioni di Barolo, il piccolo borgo arroccato nelle Langhe a cui si deve il nome del celebre vino.
Diciotto canzoni, quasi due ore di concerto per i seimila che hanno riempito la piazza, uno spettacolo sold out da mesi. Niente male per una rockstar di 71 anni che non ha fatto mancare nessuno dei suoi classici, da All Along the Watchtower a Like a Rolling Stone molto partecipata dal pubblico.
Dal 2004, insieme ad Antonio Terni, vinicoltore marchigiano e grande collezionista dei suoi dischi, Dylan possiede l’etichetta “Planet Waves” (dal titolo di un album del 1974). Sul retro della bottiglia si legge: “Cosa ha spinto due uomini, da angoli opposti del mondo, a mettere i loro nomi su una bottiglia di vino rosso italiano? Destino? Fato? Coincidenza? Planet Waves”.
[Repubblica.it]