Faccia saggia e imprecazione trattenuta a malapena, i vecchietti, lassù sui colli bolognesi, lo dicono da un po’. Il Corriere ci arriva oggi, però senza parolacce: “è un agosto senza funghi”.
Scarseggiano i porcini. Scarseggiano i finferli. Scarseggiano anche tutti gli altri tipi. Anzi, sarebbe più corretto dire: non ci sono proprio. Per mancanza di materia prima in Trentino sospendono le mostre micologiche, mentre in Val Di Taro cancellano i corsi per micologi.
Colpa del clima? Certo, le temperature basse di giugno e luglio possono avere influito, ma non necessariamente. Un’annata scarsa, con i funghi, capita statisticamente ogni 5-6 anni.
E come spiega Pierluigi Fedele, micologo e dirigente della Forestale, e come sanno i raccoglitori esperti, con i funghi si può parlare di “area di indeterminatezza”, che malgrado le condizioni perfette non li fa crescere.
E bisogna anche dire che da anni ormai, la raccolta si è spostata avanti nel tempo.
E’ ancora presto per parlare di stagione rovinata. Si può solo aspettare, sperando in qualche temporale
[Corriere]