Brutta bestia la crisi: decrescita delle vacanze, decrescita dello shopping, anche i ladri non sono più quelli di un tempo. Prendi la Toscana, settimana scorsa c’è stata un’ondata di furti quantomeno bizzarri. I ladri, tutti romeni sulla trentina. L’oggetto della refurtiva: sacchetti di pinoli.
A Livorno sono stati arrestati in quattro dopo aver cercato di rubare da un supermercato diversi generi alimentari, tra cui 73 bustine di pinoli dal valore complessivo di 382 euro. A Borgo San Lorenzo (Fi), invece, un altro rumeno è stato sorpreso all’uscita di un supermercato: il bottino, di circa 500 euro, erano 80 bustine di pinoli.
Interrogato dalla polizia, l’uomo ha spiegato che li aveva rubati per rispondere alla domanda del mercato, mai così alta come in questo periodo di crisi economica. La vicinanza geografica e temporale dei furti, in effetti, lascerebbe proprio immaginare che esista una specie di mercato nero dei pinoli. Del resto, come fanno i genovesi – dal braccino notoriamente corto – a permettersi ancora il pesto ligure fatto in casa, con il prezzo dei pinoli che arriva anche a 60 euro al kg?
[Il Tirreno]