La tanto agognata zona gialla non è poi così allettate secondo la chef Cristina Bowerman, che sottolinea come in realtà tra arancione e giallo cambi relativamente “se poi non si riapre la sera”.
“La situazione – dichiara la Bowerman, presidente dell’associazione Italiana Ambasciatori del gusto – è molto difficile e continuare in questa maniera è impossibile per noi ristoratori. Possibili riaperture in zona gialla? Ma se non si riapre la sera non cambia quasi niente”.
“Riaprire a pranzo infatti è molto relativo perché un ristorante come il mio ad esempio – spiega la chef stellata – è aperto solo a cena e ora sto facendo il delivery ma è come se fosse un cerotto prima di andare in ospedale”.
La soluzione, invece, secondo la Bowerman potrebbe essere quella di riaprire completamente in totale sicurezza e in modo migliore rispetto al passato, anche perché “i ristoranti non sono il veicolo di trasmissione dei contagi […] Il paradosso è che con i supermercati sono pieni, gli autobus lo stesso, luoghi nei quali le persone si assembrano. L’unica cosa intelligente che dovrebbero fare è vietare il consumo di alcol all’aperto per evitare la movida, e invece non lo fanno”.
Capitoli ristori piuttosto spigoloso: secondo la Bowerman sono inefficaci e inoltre stanno arrivando in ritardo.