Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, è oramai noto alle cronache per le sue apparizioni sui generis. Compare nei video con la mazza, in versione RoboCop e ora, all’indomani del 19 marzo, per lanciare il suo monito contro gli ambulanti che vendevano “zeppole con crema di Coronavirus” (così le definisce lui).
“Dei buon temponi vendevano le zeppole di San Giuseppe condite con una bella crema al coronavirus, la bestialità”, dichiara il governatore. Certo, a volte fa sorridere, ma come dargli torto, se a 10 giorni dal Dcpm del premier Giuseppe Conte – che limita la circolazione per strada – ancora c’è gente in giro la quale cerca di aggirare le norme. De Luca implora le misure pesanti contro i trasgressori dell’ordinanza e vuole che le forze dell’ordine abbiano maggiori poteri rispetto a quelli attribuiti dallo Stato in questa emergenza.
Nella fattispecie, desidera che i violatori siano sanzionati, messi in quarantena per 14 giorni e in più, se sorpresi in auto o con scooter, che questi ultimi siano sequestrati.
Per De Luca, “in Campania entro aprile ci saranno 3 mila contagiati. Basta mezze misure, bisogna chiudere tutto e militarizzare l’Italia – afferma in una diretta Facebook – la penso diversamente dal governo nazionale, mezze misure non risolvono il problema ma finiscono per aggravare le condizioni di vita dei cittadini”.