Continua a complicarsi la lotta alla Xylella in Puglia: dopo le proteste della settimana scorsa a Brindisi, che hanno impedito di abbattere alcuni alberi malati, ecco che a Lecce vengono rubati 100 ulivi resistenti al pericoloso batterio. Si tratta, citando Coldiretti Puglia, di “un vile atto che stronca i sogni degli agricoltori di ricominciare a lavorare e produrre dopo il disastro ambientale, paesaggistico e produttivo”.
Dopo anni di blocco produttivo a causa dell’imperversare del batterio, infatti, proprio in questo periodo si sta finalmente cominciando a reimpiantare per tentare un timido approccio al ritorno ai normali regimi produttivi, ma c’è chi evidentemente preferisce mettere il bastone tra le ruote al processo di ripresa. I poteri criminali, secondo l’organizzazione di categoria, si “annidano nel percorso che uva da vino, olio, frutta e verdura, carne e pesce, devono compiere per raggiungere le tavole degli italiani passando per alcuni grandi mercati di scambio fino alla grande distribuzione”; e lo fanno imponendo i prezzi dei prodotti agricoli e la vendita di determinate produzioni agli esercizi commerciali, arrivando infine a rilevare questi ultimi in caso di crisi economica. “La Puglia è una regione a forte vocazione agricola ed è per questo che il business delle agromafie è divenuto particolarmente appetibile” conclude Coldiretti.