Tappeto rosso in quel di Abu Dhabi per la cerimonia di premiazione della prima edizione di World’s 50 Best Restaurants in Medio Oriente e Africa del Nord: la serata ha ospitato chef, ristoratori e food critic famosi in tutto il mondo, e l’atmosfera è quella che si addice più a una celebrazione che a una gara competitiva.
Dei 50 ristoranti selezionati 19 sono negli Emirati Arabi Uniti, sei sono in Israele, cinque in Arabia Saudita e Libano, quattro in Egitto, tre in Marocco e Giordania, due nel Bahrain e infine uno in Kuwait, Tunisia e Qatar. “Da tempo volevamo estendere e puntare i riflettori su questa parte del mondo perché era sottorappresentata” ha commentato William Drew, direttore e responsabile dei contenuti di World’s 50 Best. “Pensiamo che abbia una scena gastronomica sorprendente e diversificata, con un’influenza globale, ma anche patrimonio e tradizione locale. È una miscela interessante, ma non ha ricevuto l’attenzione che merita”. Con la luce di World’s 50 Best, però, senza ombra di dubbio anche queste regioni potranno finalmente godere della comprensione e dello stupore degli amanti del buon cibo.
La classifica è stata redatta da una giuria composta da 250 votanti anonimi, ognuno dei quali ha indicato sette preferenze. Queste, successivamente, venivano reclutate da sei presidenti dell’accademia nominati per le loro conoscenze e connessioni nel mondo della ristorazione. “Circa il 25% degli elettori cambia ogni anno” ha commentato Drew. “La lista che creiamo è credibile solo quanto il sistema di voto e gli elettori”. E a proposito di lista: diamo dunque un’occhiata alla World’s 50 Best Restaurants di Medio Oriente e Africa del Nord
- 3 Fils, Dubai, UAE
- Zuma, Dubai, UAE
- OCD Restaurant, Tel Aviv, Israel
- Tresind Studio, Dubai, UAE (also won Art of Hospitality Award)
- Sachi, Cairo, Egypt
- Orfali Bros Bistro, Dubai, UAE
- Fakhreldin, Amman, Jordan
- LPM Restaurant & Bar, Dubai, UAE
- George & John, Tel Aviv, Israel
- Gaia, Dubai, UAE
- Il Borro Tuscan Bistro, Dubai, UAE
- Baron, Beirut, Lebanon
- Coya, Dubai, UAE
- HaBasta, Tel Aviv, Israel
- Myazu, Riyadh, Saudi Arabia
- Reif Kushiyaki, Dubai, UAE
- Animar, Tel Aviv, Israel
- Tresind, Dubai, UAE
- Kazoku, Cairo, Egypt
- Mimi Kakushi, Dubai, UAE
- Liza, Beirut, Lebanon
- Em Sherif, Beirut, Lebanon
- Lowe, Dubai, UAE (also won the Sustainable Restaurant Award)
- Pescado, Ashdod, Israel
- Hakkasan, Abu Dhabi, UAE
- La Grande Table Marocaine, Marrakesh, Morocco
- 13C Bar in the Back, Amman, Jordan
- Tawlet Mar Mikhael, Beirut, Lebanon
- Amazonico, Dubai, UAE
- Marble, Riyadh, Saudi Arabia
- Mirai, Manama, Bahrain
- Iloli, Casablanca, Morocco
- BB Social Dining, Dubai, UAE
- Coya, Abu Dhabi, UAE
- Indochine, Dubai, UAE
- Cut by Wolfgang Puck, Doha, Qatar
- Porterhouse, Riyadh, Saudi Arabia
- Zooba, Cairo, Egypt
- Fusions by Tala, Manama, Bahrain
- Milgo Milbar, Tel Aviv, Israel
- Sufra, Amman, Jordan
- LPM Restaurant & Cafe, Riyadh, Saudi Arabia
- White Robata, Kuwait City, Kuwait
- Hoseki, Dubai, UAE
- Izakaya, Cairo, Egypt
- La Closerie, La Marsa, Tunisia
- Clap, Beirut, Lebanon
- Butcher & Still, Abu Dhabi, UAE
- Plus61, Marrakesh, Morocco
- Tokyo, Riyadh, Saudi Arabia