Champions of Change è un premio facente parte del programma di The World’s 50 Best: introdotto per la prima volta nel luglio 2021 in risposta alla ricostruzione e al rimodellamento del settore della ristorazione e dell’ospitalità dopo le sfide dei 18 mesi precedenti, ve ne parlammo su queste pagine in occasione della vittoria di chef Viviana Varese, che riuscì a distinguersi grazie al suo impegno per l’inclusione sociale e in favore della comunità LGBTQ+. Oggi come allora, Champions of Change è stato ideato per celebrare gli eroi del settore impegnati in iniziative significativi per un mondo migliore, e prevede una cospicua donazione a ciascuna delle cause vincitrici affinché queste possano continuare a sostenere il progresso dei propri progetti.
Dieuveil Malonga si trasferì in Germania all’età di 13 anni, solo per poi tornare nel suo Congo poco più che ventenne: qui, dopo un lungo viaggio attraverso il continente africano, Malonga perfezionato il suo concetto di cucina afro-fusion e nel 2016 ha fondato Chefs in Africa, un’innovativa piattaforma online che aiuta i cuochi a superare barriere come la discriminazione o la mancanza di formazione, impiego e attrezzature. Il suo ristorante, Meza Malonga, si trova a Kigali, capitale del Ruanda, e ogni anno indice un programma di formazione che premia 10 aspiranti chef con altrettante borse di studio.
Olia Hercules e Alissa Timoshkina si incontrarono come studenti in quel di Londra e, dopo aver preso strade diverse, ritornarono in contatto quando cambiarono carriera per perseguire i loro sogni di cucinare per vivere. La prima ha origini ucraine, mentre la seconda viene dalla Russia: in occasione dello scoppio del conflitto, decisero di lanciare #CookForUkraine, un’iniziativa di raccolta fondi promossa dai ristoranti per l’UNICEF volta a raccogliere fondi per aiutare i bambini e le famiglie sfollate e causa della guerra, fornendo allo stesso tempo una piattaforma su cui condividere storie e ricette.
Koh Seng Choon è stato un uomo d’affari per ben 50 anni prima di abbandonare tutto per aprire, nel 2010, la food court comunitaria dell’Asia gestita da persone con disabilità. Seng Choon ha investito i risparmi di una vita nella sua Dignity Kitchen a Singapore, seguita poi da una seconda sede aperta a Hong Kong nel 2019. Dignity Kitchen è stato il primo tassello dell’organizzazione fondata successivamente dallo stesso Seng Choon, Project Dignity, che a sua volta comprende progetti come Dignity Meal, un’iniziativa per la sicurezza alimentare per i bisognosi, e Dignity Mama, una libreria di seconda mano gestita da persone con disabilità e dalle loro madri.