A Roma si sono tenute le celebrazioni del World Food Day 2022 e la FAO ha annunciato che il loro scopo è quello di non lasciare indietro nessuno, questo lo slogan di questa edizione. Il fatto è che la fame nel mondo è in continuo aumento e la crisi economica mondiale sta mettendo a rischio la sicurezza alimentare.
L’evento si tiene ogni anno per commemorare la fondazione della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. La sede è stata quella di Roma e messaggi di sostegno sono arrivati da Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, da Papa Francesco e da Sergio Mattarella.
Inoltre diverse iniziative correlate si sono svolte in contemporanea in circa 150 paesi del mondo. Quest’anno la sicurezza alimentare è particolarmente a rischio: l’aumento dei prezzi del cibo, dell’energia e dei fertilizzanti si aggiungono alla crisi climatica e alle guerre, tutti fattori che rischiano di aumentare la fame nel mondo. Senza dimenticare, poi, gli effetti negativi scatenati dalla pandemia da Covid-19.
Qu Dongyu, Direttore Generale della FAO, ha dichiarato che, di fronte a un’incombente crisi alimentare mondiale, bisogna sfruttare il potere della solidarietà e dello slancio collettivo per costruire un futuro migliore in cui tutti abbiano accesso regolare al cibo.
Più di 970mila persone in Afghanistan, Etiopia, Somalia, Sudan e Yemen sono a rischio di carestia, ma in generale sta aumentando a livello globale il numero di persone che soffrono la fame: nel 2021 erano 828 milioni, con 3,1 miliardi di persone che ancora non riescono a permettersi una dieta sana. Maggiormente vulnerabili sono le donne, i giovani, le popolazioni indigente e gli agricoltori rurali.
Dal canto suo Papa Francesco, in un messaggio letto a nome suo, ha esortato le persone a non perdere di vista il fatto che le persone non sono solo numeri, dati o un flusso infinito di statistiche. Sergio Mattarella, invece, ha affermato che, senza un equo accesso al cibo, milioni di persone sulla Terra, soprattutto quelle che vivono nei paesi più poveri, non potranno garantirsi una vita sana, un’istruzione di qualità e l’opportunità di crescita sociale ed economica.
Alvaro Lario, presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo delle Nazioni Unite, ha spiegato che la Giornata Mondiale dell’Alimentazione deve essere un invito a intensificare l’azione per aiutare i piccoli agricoltori nelle aree rurali che forniscono cibo alle loro comunità locali.
David Beasley, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale, invece, è preoccupato di ciò che accadrà dopo: la crisi alimentare, le guerre e i cambiamenti climatici minacciano di sabotare la produzione alimentare anche nei prossimi mesi.
Durante la manifestazione, poi, sono stati anche consegnati dei premi. Il primo premio dei FAO Awards (riconoscimento alle iniziative che supportano la realizzazione degli obiettivi della FAO) è andato alla Kirisia Community Forest Association in Kenya, per essere riusciti a ripristinare la foresta di Kirisia. Un particolare evento, invece, si è tenuto nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione Juniores, premiando diversi eroi del cibo fra cui Pesquet, lo chef Joan Roca e Darine El Khatib, Ambasciatrice di buona volontà regionale della FAO per il Vicino Oriente e il Nord Africa.