Wimbledon, vietato stappare Champagne durante le battute: la richiesta dell’arbitro

Durante una partita a Wimbledon un arbitro ha chiesto al pubblico di non stappare Champagne mentre i giocatori si preparavano alla battuta.

Wimbledon, vietato stappare Champagne durante le battute: la richiesta dell’arbitro

Una richiesta che inevitabilmente ha l’eco della ramanzina della maestra quando, insieme al compagno di banco di turno, si pensava di essere belli trincerati e invisibili nella fortezza dell’ultimo banco in fondo alla classe. Ci stiamo riferendo a quanto accaduto a Wimbledon, dove un arbitro ha preso il microfono per ricordare – o meglio, per chiedere – agli spettatori di non stappare in maniera troppo rumorosa dello Champagne durante le partite di tennis. Che d’altronde ve lo immaginate? Racchetta ben salda in mano, concentrazione a tenuta stagna che manco i monaci zen, siete a un passo a vincere un set… POP!

Niente Champagne durante le battute: la richiesta di un arbitro a Wimbledon

tennis ph pixabay

Ci manca solo il “Cin cin!” annunciato ad alta voce e il tintinnare dei bicchieri, che d’altro canto è ben risaputo che non sfiorare il calice di tutti porta una sfiga tremenda. Vuoi mica rischiare di beccarti una battuta di Djokovic – inspiegabilmente e misteriosamente fuori misura, ma non per questo meno violenta – dritta in fronte? Sia mai.

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Scherzi a parte, il “fattaccio” (tra virgolette perché dai, ridiamoci su) è accaduto durante la sfida tra Anastasia Potapova e Mirra Andreeva, sul campo numero tre di Wimbledon, per l’appunto. A un certo punto, mentre una delle due sfidanti si stava preparando alla battuta, l’aria è stata attraversata da uno schiocco deciso, inequivocabile – quello che accompagna ogni bollicina che si rispetti. L’arbitro John Blom ha pensato bene di intervenire.

“Signore e signori, per favore, se state aprendo una bottiglia di Champagne, non fate mentre il giocatore sta per servire. Grazie” ha annunciato al microfono. La richiesta è stata accolta da qualche risata e da un divertito scroscio di applausi mentre Potapova, che si stava preparando alla battuta, annuiva energicamente alle parole dell’arbitro.

L’intera vicenda ha trovato risonanza virale nella vetrina dei social media: “Questo dev’essere il problema più da 1% di cui abbia mai sentito parlare”, ha scherzato un utente. Un altro ha proposto una sorta di semaforo per evitare altri incidenti del genere: “Dovrebbe esserci un sistema a luci gialle, verdi e rosse per preparare, stappare e versare il drink”.

Altri ancora, evidentemente intenditori, hanno sollevato qualche dubbio circa l’etichetta della bottiglia incriminata: “Come ha fatto l’arbitro a essere sicuro che fosse Champagne?”. Il che, lo dobbiamo ammettere, è una domanda legittima – ma poiché Lanson è di fatto lo Champagne ufficiale di Wimbledon ed è associato al torneo da quasi 50 anni, l’intuizione del nostro protagonista ci pare più che plausibile.