Uno dei pizzaioli preferiti di Washington è andato a lavorare mercoledì, facendo quello che sa fare meglio: lo chef José Andrés e sua figlia hanno realizzato e donato 120 pizze per nutrire le forze dell’ordine e gli agenti di sicurezza a guardia di Capitol Hill.
“In un giorno tragico come questo per l’America voglio fare la mia parte per sostenere gli eroici uomini e donne che stasera tengono al sicuro la nostra città“: così lo chef ha dichiarato su Twitter. “Come sapete, c’è il coprifuoco quindi non c’è cibo, non ci sono ristoranti, sono qui a Bethesda per incontrare il mio team di World Central Kitchen per assicurarci che ovunque, anche là dove ci sia una lite, tutte le persone affamate possano comunque mangiare“, ha detto lo chef nel suo video.
Hi everybody…what can I say…today was a tragic day for America. I’m here in Bethesda, picking up 120 pizzas to bring to downtown DC to the heroic women & men keeping our city safe tonight. I’m meeting my @WCKitchen team which is also bringing our kitchen truck to support… pic.twitter.com/FmoPedVYeu
— Chef José Andrés 🕊️🥘🍳 (@chefjoseandres) January 7, 2021
Dopo che una folla di sostenitori del presidente Donald Trump ha preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio, lo chef ha deciso di scendere in campo per aiutare come poteva la Guardia Nazionale e agli agenti di polizia a Washington D.C.
Andrés ha lavorato fuori dal un altro suo ristorante locale, Jaleo, per continuare a servire cibo per le forze dell’ordine. “Le pizze non erano abbastanza per tutti … molti hanno lavorato più di 30 ore senza sosta“, ha twittato. “Così abbiamo trasformato Jaleo in una cucina WCK cucinando centinaia di stufati caldi in questa fredda notte… più panini con uova fritte e frutta!” Erano appena passate le 3:00 del 7 gennaio quando ha concluso. “È tardi qui a Washington DC e noi @WCKitchen abbiamo appena finito di consegnare gli ultimi pasti“, ha scritto mentre pubblicava un video dagli Archivi nazionali. “Dopo l’attacco di oggi alla nostra democrazia… non potevo tornare a casa senza vedere gli Archivi nazionali, dove risiedono i documenti fondanti della nostra nazione“.
[ Fonte: Fox5 ]