Se in Germania la birra è a rischio a causa della carenza di forniture russe di gas, in Spagna sono le vongole a destare preoccupazione: i cambiamenti climatici, infatti, stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di questi molluschi.
In Galizia, in particolare, si segnala un continuo calo della presenza di vongole. Tutta colpa delle piogge violente, improvvise e torrenziali alternate a periodi di alte temperature e siccità. A causa di queste condizioni meteo estreme e avverse, questi molluschi non si riproducono più.
Da qualche tempo i lavoratori del settore della Galizia hanno lanciato l’allarme vongole: il mare sta smettendo di produrre. Quando prenotano un’area di lavoro per un anno, quando si recano a raccoglierle si aspettano di trovare vongole di dimensioni commerciali, ma purtroppo non trovano niente.
In realtà i primi problemi collegati ai cambiamenti climatici sono stati segnalati già otto anni fa. All’epoca si parlava di una perdita del 20% della produzione, ma adesso si è arrivati quasi alla metà. Inoltre questa riduzione di produzione sta colpendo anche la varietà japanica, quella più resistente di tutte. E non solo le vongole: anche i cannolicchi sono a rischio.
La causa di tutto ciò è da ricercarsi non solo nei cambiamenti climatici, ma anche nell’inquinamento e nelle specie invasive. Come dicevamo prima, le piogge torrenziali che si abbattono ogni tanto sulla Spagna arrivano a ridurre anche del 60% la salinità del mare, passando da 30 grammi di sale per litro d’acqua a 5-10 grammi per litro.
In condizioni così ostili, i molluschi si chiudono ermeticamente nel tentativo di proteggersi, aspettando che la marea salga e che la salinità torni ad aumentare. Visto che però questa situazione perdura, ecco che alla fine sono obbligate a riaprire le valve, ma la bassa salinità del mare manda in tilt il loro sistema fisiologico aumentandone la morte.
Nel delta del Po, invece, il problema è l’opposto: l’aumento della salinità a causa della siccità, sta danneggiando la produzione delle cozze.
Una situazione simile si ha anche con i picchi di calore. La bassa marea unita all’alta temperatura ambientale trasforma le sabbie in un forno. Vongole e affini si seppelliscono nella sabbia sempre più in profondità per cercare un po’ di fresco, ma più di tanto non possono scendere perché altrimenti non respirano più. E lo stress di questa situazione causa una riduzione della crescita e della riproduzione.