La storia di Khvicha Kvaratskhelia è davvero particolare: da giocatore promettente ma ampiamente sconosciuto che militava in un campionato storico ma lontano dai fasti delle competizioni europee – quello russo, per intenderci – a stella indiscussa della Serie A e idolo di una città intera. Il giovane ragazzo georgiano ha conquistato il cuore dei tifosi napoletani (e non solo) a suon di gol, assist e giocate funamboliche; e le sue gesta sono così seguite in patria che, stando a quanto riportato da Il Mattino, c’è un nutrito contingente di tifosi georgiani che ogni settimana si trasferisce da Tbilisi a Napoli per seguire le giocate di Kvaradona. Poi c’è il capitolo vodka: il quotidiano campano parla di una fantomatica etichetta dedicata al calciatore che, naturalmente, sta andando a ruba in Georgia. Ma esisterà veramente?
Di colpi di tacco, doppi passi ed etichette di superalcolici
Naturalmente non spetta a noi mettere in discussioni le abilità calcistiche di Kvaratskhelia – non è la sede adatta e, in ogni caso, i suoi numeri in campionato e Champions sono già abbastanza eloquenti. Lungi da noi anche il mettere in discussione il simpatico legame di amicizia che sta nascendo tra i tifosi georgiani e la città partenopea: d’altronde non sarebbe affatto la prima volta che il calcio – o lo sport in generale – funge da “ponte” tra persone geograficamente lontane avvicinandole nel nome di una passione comune.
Addirittura, tornando a quanto riportato da Il Mattino, pare che la sopracitata colonia georgiana migrante abbia intenzione di chiedere “l’istituzione di un volo di linea dalla capitale della Georgia a Capodichino” in modo da rendere gli spostamenti più comodi e soprattutto più convenienti. Ecco, a noi che siamo più golosi che tifosi è la questione della vodka che ci lascia un po’ perplessi.
“Poi c’è la vodka Atsanel che ha un marchio inconfondibile” si può leggere su Il Mattino “l’esultanza di Kvara con le mani sotto la testa”. Noi l’abbiamo cercata “vodka Kvaratskhelia” su Google, su Bing, perfino su ChatGPT – niente. Abbiamo pure cercato in georgiano, sperando che la notizia avesse trovato spazio tra i media locali, ma anche qui abbiamo collezionato magre delusioni.
Per fortuna c’è Twitter. 19 retweet, poco più di 300 mi piace – un granello di sabbia nelle infinite dune dell’internet -, ma esistente: “Vodka Georgiana” scrive l’utente che ha postato la foto dell’etichetta misteriosa. “Ha lo stesso effetto che ha Kvara sui difensori”. Dal colore sembra più birra che vodka, ma chi siamo noi per mettere in discussione uno sconosciuto su internet?