Vodka al profumo di piadina: i cocktail romagnoli non saranno più gli stessi

La vodka di cui non sapevamo di aver bisogno ha fatto il suo debutto: siete pronti per la vodka al profumo di piadina?

Vodka al profumo di piadina: i cocktail romagnoli non saranno più gli stessi

Ti piace la vodka? Ti piace la piadina? Allora la vodka alla piadina della Premiata Officina Lugaresi è quella che fa per te. La vodka di cui non sapevamo di aver bisogno è stata ideata da Federico Lugaresi, titolare della Premiata Officina Lugaresi e “papà” del Gin Primo, il gin al sale di Romagna in cui potreste esservi imbattuti nei locali romagnoli. L’ultima sua invenzione è questa vodka premium italiana dei fratelli Spaka che è stata ottenuta trasformando i cereali e aggiungendovi poi un distillato di piadina. Piadina romagnola, si intende.

Come usare la piadina alla vodka?

vodka piadina

Federico Lugaresi si è anche inventato tutta una storia fantasiosa sulle origini di questa vodka alla piadina. Ovviamente tutto nasce dalla sua immaginazione, ma la storia di questa vodka nasce dai fratelli Spaka, i quali avrebbero avuto padre polacco e madre romagnola. Da qui sarebbe nata l’idea di una vodka alla piadina.

Questa storiella serve poi a giustificare tutti i cocktail a base di vodka alla piadina che potreste trovare ben presto nei bar della Romagna. Fra di essi abbiamo:

  • Spaka Tonic: mix di vodka e Indian tonic, ma con alla base la vodka alla piadina
  • Spakosky: la versione “Spaka” del Negrosky, cioè vodka, bitter e Vermouth rosso
  • Spakadriver: rifacimento in salsa piadina dello screwdriver, cioè vodka e succo d’arancia spremuta a freddo
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Secondo Lugaresi, quando la vodka alla piadina viene gustata liscia, ecco che al palato emerge una nota di crosta di pane e lieviti, sapore dato direttamente dal distillato di piadina romagnola aggiunto alla classica ricetta della vodka.

Nel frattempo Lugaresi ha anche lanciato altre novità. Per esempio, da poco ha fatto la sua comparsa il Gin Primo Asia, terza variante del Gin Primo (le prime due erano state dedicate ad Africa e Oceania). Nel Gin Primo Africa avevamo il sale di Namibia, nel Gin Primo Oceania il sale del Murray River, mentre nel nuovo Gin Primo Asia abbiamo il sale coreano cotto su braci di bambù (pare che i monaci buddisti lo usassero come rimedio medico naturale).

In questo caso si ha una partenza con note di pepe Timut, agrume yuzu e fiori di cannella, con profumi molto decisi che vengono poi smorzati dalla dolcezza del riso rosso e dal thè verde matcha.

Se siete interessati ad altri tipi di vodka dal retrogusto insolito e particolare, ricordiamo che l’anno scorso in Liguria era arrivata Olioo, la vodka all’olio extravergine d’oliva