Vladimir Putin: la vodka con il suo nome gli ha fatto guadagnare 500 milioni di dollari

Vladimir Putin avrebbe guadagnato oltre mezzo miliardo di dollari grazie alla vendita della vodka che porta il suo nome.

Vladimir Putin: la vodka con il suo nome gli ha fatto guadagnare 500 milioni di dollari

La leggenda – o i media russi, in base ai punti di vista – vuole che Vladimir Putin non beva mai alcol, un po’ come Roose Bolton nel Trono di Spade. Questo, però, non significa che il leader di Mosca non nutra un certo interesse per il mondo degli alcolici: stando a quanto riportato dal The Moscow Times, il numero uno della Russia potrebbe aver guadagnato fino a 500 milioni di dollari grazie alle vendite di una vodka che porta il suo nome. Un’ipotesi condita da tanto condizionale, è vero, ma si tratta di quanto emerso da un’indagine pubblicata dal media indipendente Proekt, che fa risalire la mole economica appena riportata al periodo compreso tra il 2004 e il 2015.

Ma sarà la stessa vodka che aveva regalato a Berlusconi?

putin

Gli “investigatori” di Proekt ci tengono per di più a sottolineare che, coincidentalmente, la popolarità della vodka Putinka – questo il nome del prodotto – ha anche coinciso con un picco nel tasso di mortalità in Russia correlato al consumo di alcol. È bene notare, per di più, che mentre i proprietari effettivi del marchio sono cambiati nel corso del quindicennio preso in esame, tutti sono stati in qualche modo collegati alla ormai relativamente famosa cerchia ristretta di Putin, e soprattutto tutti sono stati tenuti a destinare una parte dei loro profitti al numero uno di Mosca.

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Uno degli intermediari proprietari del prodotto spicca particolarmente l’Ermira Consultants, società offshore registrata in quel di Cipro e legalmente di proprietà dell’avvocato di San Pietroburgo Vladislav Kopylov, definita nell’indagine di Proekt come il “portafoglio” di Vladimir Putin.

L’analisi degli affari della stessa società ha per di più fatto emergere legami con la costruzione della lussuosa residenza del presidente a Soči, sul Mar Nero, la cui esistenza fu scoperta nell’ambito dell’ormai storica indagine risalente al 2021 del dissidente Alexei Navalny, attualmente detenuto in una colonia penale.

“Usavamo il termine “pagare con Emira” per indicare l’utilizzare i soldi di Putin per finanziare un certo accordo [fatto nel suo interesse]”, ha confidato ai microfoni di Proekt una fonte anonima vicina a Ermira Consultants.

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La vodka Putinka approdò sugli scaffali della Russia per la prima volta nel 2002 e, appena tre anni più tardi, poteva già vantare il titolo di leader del mercato con una vendita complessiva di oltre 40 milioni di litri all’anno. Un flusso che risultava in un bel tesoretto, non c’è ombra di dubbio; ma una domanda rimane ancora evasa – sarà questa la vodka che Putin ha voluto regalare a Silvio Berlusconi?