Il virus responsabile della Blue tongue, una febbre catarrale che si diffonde tra le pecore in modo particolare, si sta espandendo in Sardegna dove ha fatto 255 vittime e contagiato più di 5mila ovini. L’epidemia è partita due settimane fa nella zona dell’Ogliastra, ma si sta estendendo su tutto il territorio dell’isola: secondo quanto ha scritto l’agenzia Dire, vi sono 205 focolai, che coinvolgono 57.063 capi, e 5.127 pecore hanno i sintomi della malattia.
Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, ha dichiarato a Sassari al termine di una riunione con Cia e Confagricoltura per fare il punto della situazione: “In attesa dell’arrivo delle nuovi dosi per il vaccino contro la blue tongue, è fondamentale mettere in sicurezza gli allevamenti distribuendo gli antirepellenti. Ieri siamo stati rassicurati sull’ordine immediato di nuove dosi di vaccino, ma siamo consapevoli che i tempi non sono brevi, perchè le procedure pubbliche non sono velocissime. È necessario mettere in sicurezza gli allevamenti contrastando il rapido diffondersi del morbo, trattando gli allevamenti con gli antirepellenti – ce ne sono diversi efficaci – che vanno distribuiti alle aziende zootecniche dalla Regione. Questi hanno un’efficacia di circa 25-30 giorni, e garantirebbero la copertura fino all’arrivo del vaccino. È necessario che nel collegato alla finanziaria che verrà discussa in Consiglio regionale, si prevedano i denari per indennizzare le aziende che hanno subìto perdite a causa della blue tongue“.