Importante vittoria dell’Italia in Europa: l’Europarlamento toglie i riferimenti al cancro nelle etichette del vino in quanto vi è differenza fra il consumo nocivo e il consumo moderato degli alcolici. Non è infatti il consumo in sé a rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di tumori.
Questa modifica è stata approvata ieri sera dall’Europarlamento per quanto riguarda il Piano di azione anti-cancro. Dal testo originario della proposta, infatti, è stato eliminato il riferimento all’aggiunta di avvertenze sanitarie in etichetta. Al suo posto viene chiesto, invece, di migliorare le etichette delle bevande alcoliche inserendo informazioni sul consumo moderato e responsabile di alcol.
Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha sottolineato che, così facendo, il Parlamento Europeo ha salvato circa 10mila anni di storia del vino. Prandini ha poi ringraziato il lavoro di squadra svolto dai parlamentari italiani che hanno difeso un settore che vanta un fatturato di 12 miliardi di euro di cui 7,1 miliardi di export e che garantisce un’occupazione a 1,3 milioni di persone. In realtà circa 150 europarlamentari si erano dichiarati contro il piano anti-cancro così come era stato formulato in origine.
Prandini ha poi concluso che è stato respinto il tentativo di “demonizzare” il consumo di vino e birra tramite allarmi salutistici posti in etichetta (cosa che aveva destato allarme nei produttori di vino), simili a quelli che compaiono sui pacchetti di sigarette.