Un vino italiano vince il titolo mondiale per il certificato Doc più antico del mondo. E’ un Barolo del 1961 prodotto a Serralunga D’Alba, in provincia di Cuneo. Come si apprende da Federvini, a sancirlo è stata l’agenzia internazionale della World certification limited. Il titolo, che avvalora il made in Italy, è stato rivendicato da Maurizio Paschetta, “detentore di ben otto record mondiali agricoli” e il vino è attualmente conservato ed esposto nel museo popolare “Robe Veje”, di proprietà di Luigi Varrone nella città di Fontanelle Boves (Cuneo).
Il Barolo ha fatto registrare un incremento del 3% nel primo semestre 2020 mentre il prezzo del vino sfuso ha subito una flessione del 15-17%,”in linea con la situazione post-pandemica di molte altre denominazioni di pregio”. Questi i dati che l’assemblea dei soci produttori di Barolo aderenti al Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani ha sciorinato, decidendo di non introdurre la riserva vendemmiale del 10% proposta dal consiglio di amministrazione del consorzio stesso. “Le condizioni in cui si trova la denominazione – si apprende da una nota – non hanno al momento richiesto interventi tempestivi”.
Fonte: [Agenzia di stampa Ansa]