All’apertura di Vinitaly – Salone internazionale dei vini e dei distillati – (in corso a Verona dal 7 al 10 aprile 2019) hanno svelato le abitudini degli italiani in fatto di vino. Quanto bevono e cosa bevono gli italiani? I dati parlano chiaro: si beve meno, ma si beve meglio, aumentano anche i fondi investiti per l’eno-turismo e sono soprattutto i millenials a dare nuova linfa al settore: i giovani fra i 18 e i 38 anni consumano più vino, sia in casa che fuori casa (e va beh, dobbiamo vederlo come un dato positivo?).
Vino: come e quanto bevono gli italiani? I numeri da Vinitaly
Proprio durante le prime ore di Vinitaly è stata presentata la nuova indagine, oramai appuntamento annuale fisso, dell’Osservatorio Vinitaly: nove consumatori su dieci hanno dichiarato di bere in media 3-4 volte a settimana, per una spesa totale, relativa al 2018, di 14,3 miliardi di euro. L’incremento, rispetto allo scorso anno, è stato del 2,8%. Questo vuol dire che ogni italiano, mediamente, ha acquistato vino per più di 350 euro l’anno.
La ricerca si è poi spinta oltre: scopriamo che a Napoli si è consumato più rosso della media, mentre a Roma ha il bianco, a Milano lo sparkling. Gli italiani, poi, associano all’idea del lusso vini come:
- Barolo
- Brunello
- Franciacorta
Altri vini, come il Prosecco e il Lambrusco, sono considerati tendenze. Per vini quotidinai, invece, si intende Sangiovese, Barbera e, ancora, Lambrusco. L’indagine ha poi messo in evidenza un interesse in ascesa verso l’enoturismo, soprattutto tra consumatori con alti redditi e residenti in grandi città (come dar loro torto..). In particolar modo, il 36% dei milanesi ha ammesso di aver fatto almeno una eno-vacanza nel corso dell’ultimo anno (la media italiana si attesta sul 23%).
Il “tipo” di vino più consumato rimane, comunque, il rosso. In particolar modo, l’amatore del vino rosso è maschio, fra i 55 e i 73 anni, “rilassato e riservato”. Il bianco, invece, è il vino dei baby boomer.